Nuovi mercati
Agricoltura sostenibile, la filiera della Canapa. Le imprese ci credono
Coltivata prima dai Mongoli, poi dai Tartari e dai Giapponesi la canapa è una pianta con una storia misteriosa e antichissima. Una storia molto più antica di quella del cotone e della seta: anche se si pensa che sia originaria dell’Asia e del Medio Oriente, recenti studi affermano che la canapa era presente in Italia e nel bacino Mediterraneo già 13.500 anni fa. Lo storytelling che accompagna questa pianta parte da migliaia di anni or sono, per arrivare ai nostri giorni, in quella che tutti speriamo diventi l’era del cambiamento, diventandone protagonista, grazie alle sue infinite proprietà e capacità, sia a livello ambientale che produttivo.
Il dipartimento agricoltura dell’assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, nell’ambito della Rete regionale sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura ha avviato diverse iniziative informative-divulgative attraverso i lavori dei Gruppi Tematici
Alimentare, cosmetica, tessile, edilizia, cartiero, farmaceutico, sono solo alcuni dei settori dove la canapa sta rapidamente dimostrando la sua efficacia, sia in termini ambientali, che sociali ed economici. Questo anche perché oggi i parametri per misurare il valore di un progetto e/o di una società non sono più semplicemente economici, ma vanno ben oltre, e spesso è quasi impossibile misurarli. Un progetto per stare in piedi deve soddisfare requisiti di sostenibilità sociale, ambientale e socioeconomici, ma deve anche essere innovativo, condivisivo, convincente e, ovviamente, fattibile. Partendo da questo assunto e dopo mesi di incontri, analisi, verifiche, confronti, la società Milla Sensi è giunta alla conclusione che un progetto finalizzato a realizzare una filiera della canapa industriale, partendo dalla Sicilia, contiene tutti questi requisiti. Le domande dalle quali si è partiti inizialmente, sono state le seguenti:
• La canapa è una risorsa sostenibile?
•Può diventare un modello di Economia circolare?
• È una risorsa pulita per un’economia ecosostenibile?
• È un progetto di cultura ambientale, cultura industriale e di riattivazione giovanile?
•Può rappresentare una soluzione per favorire il cambiamento?
• È economicamente sostenibile?
Le risposte ottenute, da un’analisi qualitativa, tramite interviste e incontri, effettuata da Milla Sensi, su un campione ben definito, composto da referenti di enti e istituzioni, imprese di vari settori e dimensioni, sparsi su tutto il territorio nazionale, sono state estremamente positive e confortanti:
• Il 74% ha risposto “sì” a tutte le domande, consentendo di approfondire l’argomento e motivando tali risposte;
• Il 19% ha risposto “non saprei”, ma si è mostrata interessata ad approfondire;
• Solo il 7% ha risposto “no” ad alcune domande, a nostro avviso più per carenza di conoscenza dell’argomento che per convinzione o perché appartenenti a settori poco interessati alle applicazioni che la pianta offre.
Alla domanda “Quali settori sono maggiormente interessati a partecipare a un progetto di Filiera?”, la risposta è stata davvero incredibile: oltre il 70% delle imprese intervistate ha mostrato un interesse concreto a voler approfondire le possibilità applicative di questa pianta nei loro settori di competenza e interesse. E questo conferma i dati ufficiali che si possono riscontrare facilmente online dai quali risulta che la domanda, proveniente dal mondo industriale e produttivo di prodotto, derivato dalla coltivazione di canapa, è infinitamente superiore all’offerta. Settori quali il tessile, l’edilizia, la cosmesi, la green economy, e più in generale tutti i settori che usano materiale plastico, sono potenzialmente interessate a partecipare a processi di sperimentazione, vuoi perché hanno un disperato bisogno di riconvertire, in parte o in toto, i loro processi produttivi, vuoi perché mai come adesso le imprese stanno mostrando una grande sensibilità verso il cambiamento, che corrisponde al cercare soluzioni eco-sostenibili.
Completata questa analisi si è passati a elaborare le azioni su cui lavorare e le relative finalità da raggiungere:
• Favorire il dialogo e la collaborazione tra mondo industriale e mondo agricolo, con lo scopo di sviluppare processi virtuosi in grado di soddisfare tutti gli attori coinvolti,
• Incentivare la coltivazione della Canapa Sativa L, della sua industria di trasformazione e dei suoi innumerevoli utilizzi in campo ambientale e commerciale, prevedendo impianti di prima lavorazione in loco, nonché favorendo dinamiche di mercato per la diffusione dei prodotti
• Incentivare processi di conversione e/o adeguamento, coinvolgendo Partner industriali quali valorizzatori e/o utilizzatori finali dei prodotti,
• Accedere alle agevolazioni previste dal PNRR relativamente ai Contratti di Filiera, dove la filiera della canapa è stata inserita tra quelle che favoriscono i processi di economia circolare e transizione ecologica,
• Ottenere nel medio termine delle cultivar specifiche (mutuando ciò che è stato fatto con il vino – vedi ricerche di profilazione terpenica sugli estratti da infiorescenza). Come farlo? Costituendo una Filiera della canapa industriale, partendo dalla Sicilia, con un approccio metodico che preveda una crescita graduale, misurabile e scalabile, ma anche un monitoraggio costante di ogni fase di lavorazione e produzione nei diversi ambiti di applicazione della pianta.
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