Innovazioni in agricoltura, l’università di Palermo sul podio della conferenza AIIA 2024
L’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria (AIIA) ha organizzato dal 17 al 19 giugno 2024 presso l’Università degli Studi di Padova la conferenza AIIA 2024: “Biosystems Engineering Promoting Resilience to Climate Change”. Questo evento ha rappresentato un momento di grande rilievo per la comunità scientifica operante nel campo dell’ingegneria agraria, coinvolgendo oltre 280 ricercatori provenienti da istituzioni di ricerca sia nazionali che internazionali.
Durante la conferenza, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di presentare e discutere i risultati delle più recenti ricerche, ponendo particolare enfasi sull’applicazione delle tecnologie più avanzate. Le sessioni hanno coperto una vasta gamma di temi, con un’attenzione speciale rivolta alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica. Tra le tecnologie esplorate, l’intelligenza artificiale e i sensori IoT sono stati al centro degli studi per migliorare l’efficienza agricola e ridurre l’impatto ambientale. In particolare, l’uso di droni e sistemi di monitoraggio remoto ha dimostrato come le tecnologie avanzate stiano rivoluzionando l’agricoltura, rendendola più efficiente e sostenibile.
Queste innovazioni permettono un monitoraggio preciso delle colture, contribuendo a pratiche agricole più efficaci e riducendo l’uso di risorse naturali. Uno dei momenti salienti della conferenza è stato il riconoscimento dell’eccellenza nella ricerca e nella comunicazione scientifica, attraverso le attestazioni di merito per le migliori presentazioni. Tra i vincitori spicca Massimo Vincenzo Ferro, dottorando presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (SAAF) dell’Università degli Studi di Palermo, che ha ricevuto il “Best Oral Presentation Award” per il suo lavoro intitolato “Vineyard Row Segmentation through Pixel-Based Deep Learning and Object-Based Image Analysis (OBIA)”.
Questa ricerca, che sfrutta tecnologie avanzate per migliorare la gestione dei vigneti, è stata particolarmente apprezzata per la sua originalità e applicabilità. Essa contribuisce a migliorare la stima del vigore del vigneto, risolvendo problematiche connesse alla creazione delle mappe di vigore. Queste mappe sono strumenti essenziali nell’agricoltura di precisione, utilizzati per monitorare e gestire la crescita delle piante in modo dettagliato e accurato. Sono calcolate utilizzando indici di vegetazione derivati da dati multispettrali e iperspettrali, acquisiti tramite sensori montati su droni, satelliti o attrezzature robotiche terrestri.
Questi indici mettono in evidenza specifiche caratteristiche fisiologiche e biofisiche della vegetazione, permettendo una mappatura continua e georeferenziata del vigore delle piante. Il riconoscimento ottenuto da Massimo Vincenzo Ferro si inquadra nelle attività di ricerca del gruppo di Meccanica Agraria del Dipartimento SAAF, guidato dal professore Pietro Catania. Questo premio non solo riflette l’eccellenza del lavoro svolto presso l’Università di Palermo, ma sottolinea anche l’importanza della ricerca innovativa nel contesto dei cambiamenti climatici e della sostenibilità agricola.
“Il riconoscimento ottenuto in occasione del convegno di Padova – afferma Catania – rappresenta un esempio di come l’innovazione e la ricerca scientifica possano contribuire a risolvere problemi complessi legati all’agricoltura e ai cambiamenti climatici. Questo riconoscimento rappresenta un incoraggiamento per tutti i giovani ricercatori a proseguire con passione e dedizione nel loro percorso scientifico, contribuendo al progresso e alla sostenibilità dell’agricoltura del futuro”. La conferenza AIIA 2024 ha dunque evidenziato l’importanza dell’ingegneria dei biosistemi nel promuovere la resilienza ai cambiamenti climatici, dimostrando come la collaborazione scientifica e l’innovazione tecnologica siano fondamentali per affrontare le sfide globali dell’agricoltura sostenibile.
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