Il Parco dei Monti e Borghi Peloritani prende corpo, GAL Tirrenico protagonista
Il patrimonio naturalistico della Sicilia si arricchisce di un altro Parco, quello dei Monti e Borghi Peloritani. Il primo passo sarà la formazione del comitato promotore che grazie al coordinamento del GAL Tirrenico avvierà l’iter amministrativo per l’istituzione del nuovo ente che avrà come sede il Palazzo Baronale De Maria di Basicò (Messina). Una vecchia storia la nascita del Parco dei Monti e Borghi Peloritani, con un parto durato oltre trent’anni prima di vedere la luce.
Ma ora tutti sono d’accordo, politica, istituzioni e organizzazioni economiche e sociali: il Parco dei Monti e Borghi Peloritani verrà istituito. “Siamo consapevoli che il nostro territorio dei Monti Peloritani è già in gran parte una vasta area protetta” spiega Roberto Sauerborn, direttore del GAL Tirrenico. Infatti, su questa parte nord-est della Sicilia ricadono diverse aree protette di Natura 2000, tra siti di interesse comunitario (Sic) e zone di protezione speciale (Zps): la Riserva naturale orientata di Fiumedinisi e Monte Scuderi, zone di alto interesse paesaggistico e GEO, siti riconosciuti di interesse mondiale come la Rocca Salvatesta di Novara di Sicilia, oltre a migliaia di ettari di demanio forestale regionale.
Il GAL Tirrenico, come detto, sarà protagonista per la nascita del Parco dei Monti e Borghi Peloritani e opererà “secondo le linee di indirizzo della propria governance, anche grazie al periodo di transizione della programmazione europea”. “Come già accaduto in altre realtà – prosegue Sauerborn – anche in questo caso il futuro Parco potenzierebbe quel modello alternativo e sostenibile di gestione territoriale che i GAL propongono e possono attuare, specialmente in un territorio come i Peloritani dove i Comuni, soprattutto i piccoli, non sono in grado, da soli, di mettere in campo programmi articolati di sviluppo per la diffusione di interventi strutturali, per la formazione e per la diffusione di una cultura imprenditoriale e di microaziende sostenibili”.
Il Parco dei Monti e Borghi Peloritani si estende su 50mila ettari. Un territorio che comprende una cinquantina di Comuni
In sostanza, l’obiettivo del GAL Tirrenico è prolungare sempre più la permanenza dei turisti attraverso una serie di nuove iniziative che sappiano valorizzare le molteplici risorse di questo tipico territorio. Ma anche ripristinare un grande patrimonio architettonico, archeologico ed etnoantropologico, come piccoli centri abitati, castelli, monasteri, chiese, fontane, abbeveratoi, acquedotti, mulini ad acqua e tanto altro. Il futuro Parco dei Monti e Borghi Peloritani si estenderà su circa 50mila ettari, situati a più di 300 metri dal livello del mare. Un territorio che comprende una cinquantina di Comuni, che vanno da Messina a Taormina, da Novara di Sicilia a Tripi, sino ad Oliveri.
“Ove questo progetto, quale azione del GAL Tirrenico per il periodo di transizione in ambito FEASR venisse accolto dal governo regionale – dice ancora Sauerborn – avvieremo un processo, in totale sintonia con la L.R. 98/1981, per giungere ad un ‘Piano del Parco Naturalistico dei Borghi e dei Monti Peloritani’, in modo condiviso e partecipato, secondo il processo LEADER che è la metodologia operativa di nostro specifico riferimento e, grazie ai fondi della transizione, l’istituzione del Parco non graverebbe sulle casse regionali”, conclude il direttore del GAL Tirrenico.
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