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Il progetto Fi.Si.Pro.
Grano duro antico siciliano, nasce la pasta di “Perciasacchi”

Nasce la pasta prodotta con grano duro antico siciliano, di Perciasacchi (varietà da conservazione), nel formato rigatoni, trafilata al bronzo ed essiccata a bassa temperatura, funzionalizzata con aggiunta di licopene. Dotata di capacità antiossidanti, in grado di prevenire malattie tumorali nell’organismo umano, questa sostanza è stata estratta da alcuni ecotipi siciliani di pomodoro. Nell’ultimo decennio, si è assistito a un notevole incremento sul mercato di alimenti funzionali; studi scientifici hanno dimostrato il loro effetto positivo sulla salute sia in termini di prevenzione sia in termini di apporto nutrizionale.

“La pasta è certamente un alimento base della Dieta Mediterranea. Per questo motivo, può essere identificata come uno ‘strumento di veicolazione’ di sostanze funzionali e nutraceutiche e come alimento per garantire la sostenibilità anche a tavola, sia per l’ambiente che per la società – afferma Giulia Accardi, dipartimento BIND dell’Università degli Studi di Palermo -. Possiamo certamente contribuire a raggiungere questo obiettivo attraverso l’assunzione di cibi funzionali e nutraceutici, che posseggono un potere antiossidante e anti-infiammatorio, sviluppati e consumati per la prevenzione delle patologie croniche e dell’invecchiamento precoce”. 

“Oggi, il mercato del grano duro in Sicilia rappresenta un’importante risorsa per l’agricoltura dell’Isola – dichiara Ciro Costa, dipartimento SAAF dell’Università degli studi di Palermo -. Si producono circa 773mila tonnellate, coltivate su una superfice di 270mila ettari”. Costa evidenzia anche le cause dell’arretratezza del comparto cerealicolo dell’isola. “Tale arretratezza la riscontriamo nella minore remunerazione dell’agricoltore e nelle grandi difficoltà che subiscono le aziende di trasformazione – prosegue – tanto da non essere competitive sui mercati internazionali. Capire le cause e proporre nuovi modelli organizzativi e tecnologici che riuniscano gli attori della filiera in un sistema organizzato è la strada per la valorizzazione della stessa”.

“L’Unione Europea con la sua politica di sviluppo rurale ha sostenuto i Gruppi Operativi per la ricerca e la modernizzazione dell’agricoltura – ricorda Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana -: sono stati circa 80 i progetti messi in campo al fine di promuovere lo sviluppo di nuovi prodotti e processi agroalimentari e conseguire gli obiettivi di un sistema agricolo e alimentare sano e rispettoso dell’ambiente in grado di coniugare sostenibilità economica, sociale e ambientale”.

Nei prossimi mesi, la pasta funzionale prodotta sarà oggetto di un trial medico che coinvolgerà, un gruppo di persone, uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 75 anni, ai quali sarà chiesto di assumere una quantità stabilita di pasta prodotta da grani duri antichi siciliani e funzionalizzata con aggiunta di licopene, all’interno di un regime nutrizionale mediterraneo controllato, al fine di valutare le condizioni generali prima, durante e dopo l’intervento alimentare. 


Il progetto Fi.Si.Pro.

Fi.Si.Pro. la Filiera dei frumenti antichi siciliani: dalla produzione alla realizzazione di prodotti nutraceutici è un progetto approvato e finanziato con il contributo della Regione Sicilia nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, lo strumento di finanziamento e attuazione del Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR) dell’Isola, Misura 16 “Cooperazione”, Sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in misura di produttività e sostenibilità dell’agricoltura. Tra gli obiettivi del Progetto Fi.Si.Pro, lo sviluppo e rafforzamento della filiera dei grani duri antichi siciliani, l’introduzione di tecniche e tecnologie innovative e la produzione di alimenti funzionali e nutraceutici.

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