
Enoturismo: tra treni, navette e cantine, la Sicilia orientale si reinventa
Un treno sferraglia lungo la costa siciliana, tra il blu cobalto del mare e le ville barocche di Bagheria. Non è solo un mezzo di trasporto, ma il primo atto di una rivoluzione turistica. Da lunedì 28 luglio a sabato 30 agosto 2025, un progetto ambizioso unisce Casteldaccia, Santa Flavia, Bagheria e Cefalù in un circuito esperienziale che intreccia vino, arte, mobilità sostenibile e patrimonio culturale.
Al centro, le Cantine Duca di Salaparuta, che celebrano i loro 200 anni come avamposto di un turismo consapevole e integrato.L’iniziativa, frutto della sinergia tra il Comune di Casteldaccia, l’associazione Città del Vino e la storica casa vinicola, propone un modello di viaggio che parte dalla stazione e arriva al cuore del territorio. Oltre 40 treni regionali collegano ogni giorno Cefalù, Bagheria e Palermo con Casteldaccia, dove una navetta gratuita accompagna i visitatori alle Cantine. Il tragitto è un’esperienza in sé: il finestrino incornicia borghi marinari, architetture storiche e paesaggi costieri che raccontano secoli di storia siciliana.
Alle Cantine, il vino diventa chiave di lettura del territorio. Non solo degustazioni, ma un’immersione multisensoriale tra architettura contemporanea, memoria produttiva e arte. L’installazione “Poliedrica” di Arrigo Musti, con le sue forme che evocano la stratificazione del paesaggio siciliano, è il simbolo di un’esperienza che va oltre il bicchiere. “Non vendiamo solo vino, ma un racconto – spiega Roberto Magnifico, direttore delle Cantine –. Qui il turista scopre un terroir enoculturale, un dialogo tra comunità, arte e natura”.
Il progetto brilla anche per il suo impegno ecologico. Con il treno come mezzo principale e la navetta gratuita, l’iniziativa sposa la sostenibilità ambientale e risponde alle nuove sensibilità sulla sicurezza post-degustazione, in linea con il recente codice della strada. Ma l’obiettivo è più ampio: ridare centralità a un’area che unisce bellezza naturale e qualità produttiva, attirando flussi turistici senza snaturarne l’identità.
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