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Bioagrifutura, dal fallimento degli agrumi alla rinascita tropicale: la storia di chi non ha mollato
di Dario Cataldo
A Sant’Agata di Militello (Messina), nel cuore della cosiddetta “Sicilia tropicale”, una piccola azienda agricola è riuscita dove molti avevano perso speranza: reinventarsi, adattarsi e generare valore, restando fedele alla propria terra. Bioagrifutura è molto più di una realtà produttiva: è il racconto concreto di come innovazione, rispetto ambientale e visione possano intrecciarsi nella rinascita di un territorio, puntando su frutti esotici che oggi parlano siciliano.
Dalla crisi degli agrumi alla scoperta dell’avocado
Tutto comincia da un terreno di circa otto ettari, “originario degli anni ’50, predominato perlopiù da agrumi”, dove la crisi del comparto agrumicolo e la crescente concorrenza estera avevano ridotto le prospettive di sviluppo. Eppure, proprio in quel contesto difficile, un segnale inatteso ha cambiato tutto: “tra limoni e arance in difficoltà si erge una piccola speranza, rappresentata da un piccolo ettaro di avocado”. Un frutto, allora ancora poco considerato, che mostrava già un potenziale sorprendente, sia per resa economica che per qualità organolettiche.
Bioagrifutura: sostenibilità e valorizzazione del territorio
Da quel momento, Silvia Reale e altri quattro soci hanno scelto di dare una nuova identità a quel pezzo di Sicilia che sembrava destinato all’oblio. “È stata inevitabile la scelta di far rinascere quel piccolo agrumeto destinato all’eclissi con una nuova identità, un nuovo valore e un nuovo obiettivo”, spiega l’imprenditrice. Il terreno, favorito da un clima sempre più simile agli habitat nativi dell’avocado, del mango e di altri frutti tropicali, si è dimostrato fertile non solo dal punto di vista agricolo, ma anche progettuale.
Nel dicembre 2020 nasce così Bioagrifutura srl agricola, con l’obiettivo dichiarato di fare della sostenibilità il cuore pulsante della propria attività. “L’introduzione di mango e l’integrazione di avocado, senza eliminare del tutto la forza autoctona e tradizionale del limone siciliano, rappresentano la possibilità di riuscire un passo alla volta a parlare di innovazione, rispetto e valorizzazione sia da una prospettiva economica, ma soprattutto ambientale e sociale”.
Una visione responsabile: biologico e km 0
Non si tratta solo di coltivare, ma di proporre una visione nuova e responsabile dell’agricoltura. “Io penso che sia decisamente importante far capire il valore di questo tipo di certificazioni”, sottolinea Reale, riferendosi alla scelta del biologico e del km 0. Queste scelte, aggiunge, “contribuiscono ad aspetti sempre più in evidenza, tra cui garanzie di sicurezza e qualità non solo per l’ambiente e il territorio locale attraversato dai prodotti ma anche per la salute dei lavoratori coinvolti e dei consumatori finali”.
Un’agricoltura che unisce dunque radici locali e orizzonti globali. Avocado, mango, lime e frutti della passione oggi crescono in Sicilia e arrivano sulle tavole italiane con caratteristiche inconfondibili. “La possibilità di assaggiare una produzione totalmente a km 0 in Sicilia, percepibile con frutti esteticamente e organoletticamente differenti da quelli trasportati e modificati da varie parti del mondo, permette a tutta la frutta siciliana di emergere nella fiducia e nel cuore dei consumatori di oggi, sempre più informati e attenti a queste tematiche”.
Psr Sicilia, la spinta iniziale
La spinta iniziale è arrivata anche grazie al bando per la Sottomisura 4.1 del PSR Sicilia 2014–2020, che ha consentito di investire in un cambiamento strutturale. Ma ciò che ha reso l’azienda un’esperienza esemplare non è stato solo il supporto finanziario, bensì la chiarezza dell’orizzonte: promuovere un’agricoltura resiliente, proiettata verso il futuro ma consapevole del proprio valore storico e territoriale.
Oggi, il lavoro dell’azienda parla a tanti. “Cinque persone si impegnano sempre più intensamente nel coinvolgere quanti più stakeholders possibili verso delle motivazioni di comune importanza e soddisfacimento”, conclude Reale. E in quel dare vita che lei stessa identifica come la chiave del cambiamento, c’è tutta la forza di una terra che non smette mai di sorprendere, soprattutto quando trova chi è capace di ascoltarla e rigenerarla.
Bioagrifutura S.r.l.a.
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