GAL Tirrenico scommette sul Parco dei Borghi e Monti Peloritani
Oggi, lo sviluppo locale di partecipativo ha avuto una evoluzione e quindi una nuova definizione: il CLLD (Community Led Local Development). Si tratta di uno strumento di programmazione negoziata, di pari rango delle “AGENDE URBANE”, più importante e innovativo delle politiche comunitarie per lo sviluppo locale integrato e sostenibile dei territori rurali e prevede un approccio multifondo ai Fondi SIE da parte dei GAL.
Tale evoluzione metodologica ha consentito di pensare i GAL in una nuova chiave, cioè di vere e proprie Agenzie di Sviluppo con una operativitá multisettoriale in perfetta sintonia con il concetto di ruralità che spazia e si confronta con tutti i settori dello sviluppo di un contesto territoriale. In questa nuova ottica multisettoriale, viene messa in orbita una nuova operativitá dei GAL, più specificatamente rivolta al mondo del patrimonio naturale e culturale, nella sua accezione più ampia del termine.
Da qui il naturale interesse per dar vita al Parco Naturalistico Regionale dei Borghi e Monti Peloritani che si fonda, tra l’altro, sul fatto che il GAL Tirrenico insiste proprio dentro i Monti Peloritani, su quella linea naturale che li distinguono sia dai Monti Nebrodi che dalla Valle dell’Alcantara e unisce idealmente il promontorio di Tindari con Oliveri, Basicó, Tripi e Novara di Sicilia e che trova nella storia millenaria le ragioni di una naturale, ma inclusiva, demarcazione. Esaustiva, in merito, la relazione di Roberto Sauerborn, direttore GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi. Di tutto ciò se ne parlerà il prossimo 9 ottobre a Basicò (Messina), presso Palazzo Baronale “De Maria” , struttura risalente ai feudatari del paese del Messinese, i Baroni De Maria (1766-1812), per l’appunto.
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