Terrà

Dalla Valle dell’Alcantara alla costa tirrenica: un itinerario tra natura, tradizioni, borghi antichi e sapori inconfondibili

Sei valli che abbracciano tutto il distretto turistico di Taormina e si affacciano sull’area tirrenica, passando per le zone che insistono sull’Alcantara, in un tripudio di natura e produzioni tipiche che sono pronte ad affascinare i turisti che arriveranno sulla nostra isola nel 2025, l’anno di Sicilia Regione Europea della Gastronomia.

Il GAL Taormina Peloritani, Terre dei Miti e della Bellezza, per sua natura ha una vocazione turistica ed è pronto a scendere in campo per dare il suo contributo, come racconta Beatrice Briguglio, responsabile per le azioni di monitoraggio: “Da sempre abbiamo partecipato a saloni del turismo e del gusto per raccontare le bellezze della nostra isola e in particolare quelle che riguardano il nostro territorio, e attingeremo da quella esperienza per entrare in azione quando sarà il momento. Il territorio si presta, e siamo preparati sia sul fronte delle strutture che su quello della promozione dei nostri prodotti”. Tutto il territorio si caratterizza per percorsi turistici che hanno a che fare con la natura incontaminata, con il cibo, grazie alla presenza di prodotti unici e chef stellati, ma anche con il mondo della moda.

Da un punto di vista di richiamo sono i due nomi, Taormina e Alcantara, a trascinare tutto il turismo ma oggi sono anche i villaggi ad attirare i turisti e si registra una crescita anche nella città di Messina, che sta diventando un polo turistico fondamentale. Ed ecco le sei valli: Valle d’Agrò, di quelle dell’Alcantara, del Dinarini, del Ghiodàro, del Nisi, del Niceto e Mela, spazi che prendono il nome dai fiumi che vi scorrono e che ne disegnano tutti i contorni. Si tratta di porzioni di terreno che partendo dalla montagna giungono fino al mare, dove sono messe a confronto la modernità della costa con le tradizioni dei borghi rurali più interni. Cosa racconta ognuna? Storie di tempi antichi e moderni. Eccole nello specifico.

Valle d’Agrò

Si affaccia dall’alto dei monti Peloritani sul Mar Jonio ed è stata colonia dei fenici. I greci nel V secolo a.C., anticipando le dominazioni romane, bizantine e arabe. Le tracce sono ovunque nella vallata, dove si trovano due perle del turismo, l’Abbazia dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò a Castelvecchio e il Bordo storico di Favare dove sono state condotte le riprese de Il Padrino di Francis Ford Coppola.

Valle dell’Alcantara

I turisti rimangono affascinati dal patrimonio naturalistico rappresentato dalle gole in cui scorre l’omonimo fiume che ne ha modellato tutta la sua morfologia. Negli anni ’60 è nato il Parco Botanico e Geologico Gole Alcantara a tutela di tutto il territorio su cui sono floride le coltivazione di agrumi e olivi che danno vita a liquori, conserve e olio d’oliva DOP.

Valle dei Dinarini

E’ anche detta Valle degli Ulivi, per la sua produzione di olio extravergine di oliva di alta qualità. Tra le varie versioni di questo prodotto il famoso oro di Mandanici. Sul territorio viene coltivato anche l’esclusivo limone Verdello di Roccalumera. Il turismo proposto è di natura assolutamente sostenibile.

(foto parcoalcantara.it)

Valle del Ghiodàro

Lo scrittore francese Roger Peyrefitte l’aveva definita “Le vallon le plus joli du monde” e nei secoli ha visto come suoi inquilini i Greci, i Bizantini, gli Arabi e i Romani. Si caratterizza, lungo il corso del fiume, per piccole cascate che, anche in questo caso, hanno scolpito il territorio. Definita anche la Valle dei Santuari Mariani, oggi l’intera Vallata è anche un luogo di spiritualità che accoglie Santuari che richiamano pellegrini da tutta la Sicilia.

Valle del Nisi

Le sue origini risalgono alla Preistoria. Tutt’oggi la valle è dominata dalla presenza dell’acqua in sorgenti naturali e fonti termali che richiamano turismo da ogni parte del mondo. Anche in questo caso è attivo un circuito di turismo religioso per la presenza di Santuari e Abbazie storiche. Proprio in questa vallata trovò la morte nel 1197 il tanto temuto imperatore Enrico VI di Svevia, figlio del leggendario Barbarossa e padre di Federico II. Qui cresce inoltre il Limone Interdonato IGP ormai famoso in tutto il mondo.

Valle del Niceto e del Mela

L’affaccio è sulla costa tirrenica messinese, sono state entrambe protagoniste di eventi epici: l’antico Nauloco, il bacino navale di epoca greca, è stato infatti identificato proprio in questo lembo di terra, di fronte al quale nel 36 a.C. ebbe luogo lo scontro tra le flotte di Ottaviano e di Sesto Pompeo. Sempre nell’area si trovava anche il celebre e misterioso tempio di Diana Facellina. Famose per la produzione di “sbergia”, varietà di pesca nettarina la cui introduzione di deve agli arabi, sono anche terre di frutteti e vigneti. Qui vengono prodotti il vino Mamertino (I.G.T.) e il Formaggio Maiorchino (Presidio Slow Food). La natura è per lo più assolutamente incontaminata.

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