Modifiche al Pnrr
Risparmio energetico, norme più vantaggiose anche per le aziende agricole
di Nino Sutera*
Le rimodulazioni degli obiettivi connessi alla quarta richiesta di pagamento dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, migliorano la definizione delle misure previste dallo stesso Pnrr, rendendole più coerenti sia con le finalità del Piano stesso che con il mutato contesto internazionale. Gli investimenti che hanno trovato, grazie alla revisione, una più equilibrata definizione programmatica vanno dalla cultura alle politiche per l’aerospazio, dagli asili nido alla transizione ecologica nei settori dell’edilizia, del trasporto stradale e del trasporto ferroviario, dalle sperimentazioni per l’idrogeno nella mobilità ferroviaria e nei settori altamente inquinanti al sostegno alle imprese femminili e alla lotta contro la povertà educativa”.
Il Consiglio affari generali dell’Ue ha dato il via libera all’Italia per le modifiche al Pnrr secondo il piano presento dall’Italia questa estate. Dieci le modifiche apportate e riferite ad altrettante misure che, come sottolineato anche dal Consiglio europeo, non incideranno sull’efficacia del Piano il cui costo totale stimato continuerà ad ammontare a 191,5 miliardi di euro, di cui 68,8 in sovvenzioni e 122,6 in prestiti. Tra le modifiche al Pnrr c’è anche il cambio di rotta sugli incentivi all’edilizia, con la ridefinizione dell’investimento 2.1 dedicato al “Rafforzamento dell’Ecobonus e del Sismabonus per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici”.
Quando vennero presentate le proposte di revisione al Pnrr, tra le ipotesi più accreditate per il futuro del Piano era spuntato un “Ecobonus sociale”, una sorta di Superbonus rivisitato e destinato solo ai redditi più bassi. Il via libera alle modifiche al Pnrr da parte del Consiglio Ue rafforza questa ipotesi, segnando, purtroppo, anche una pesante frenata per gli interventi antisismici. Secondo l’Italia parte del traguardo intermedio della misura 2 componente 3 “non può più essere realizzato a causa della necessità di dare priorità agli interventi di efficienza energetica nell’attuale contesto geopolitico, che è notevolmente cambiato rispetto al momento della pianificazione iniziale del progetto”.
Di conseguenza, gli interventi finalizzati a migliorare l’efficienza antisismica hanno dovuto essere ridimensionati e non hanno potuto essere completati nei tempi previsti. Il nostro Paese ha perciò chiesto (e ottenuto) di modificare la misura, reindirizzando gli investimenti recuperati dall’eliminazione degli interventi mirati a ridurre il rischio sismico, a favore di quelli di efficientamento energetico. Le modifiche al Pnrr vanno perciò a rimuovere gli obiettivi previsti nel 2021 e che prevedevano, entro il 2023, di ristrutturare in chiave antisismica almeno 400 mila mq di superficie edilizia. Il nuovo obiettivo prevede invece la ristrutturazione di edifici per almeno 17 milioni metri quadri, che si traduce in risparmi di energia primaria di almeno il 40% e il miglioramento di almeno due classi energetiche nell’attestato di prestazione energetica.
Il testo di revisione al Pnrr, nell’ambito della stessa misura di applicazione del nuovo Superbonus, aggiunge anche un importante passaggio in merito al principio DNSH del “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01) connesso alle caldaie a gas. Mentre prima l’incidenza del costo della caldaia a gas non era quantificata nel calcolo generale dell’intervento, la modifica al Pnrr cambia il testo come segue: il costo dell’installazione di caldaie a condensazione a gas deve rappresentare al massimo il 20% del costo complessivo del programma di ristrutturazione. Nei casi in cui le caldaie a condensazione a gas siano installate come sostituzione di caldaie esistenti inefficienti a gas, carbone e petrolio, esse devono essere di classe energetica A. L’installazione di caldaie a gas naturale deve inoltre essere conforme alle condizioni stabilite negli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01)”, introducendo un nuovo vincolo anche in merito alla classe energetica dell’impianto.
*Osservatorio Neorurale
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