Terrà

La "Giustizia" risponde
Quando si può estinguere il diritto di servitù di passaggio su un fondo

La “Giustizia” risponde è una rubrica curata dall’avv. Mari Miceli al fine di offrire dei contributi dal mondo del diritto sia agli imprenditori agricoli, sia a associazioni di categoria nonché professionisti. In tal senso, potete porre i vostri interrogativi o temi per un confronto inviando a redazioneterra@psrsicilia.it

Seguo da tempo la vostra rubrica “la ‘Giustizia’ risponde”. Ho un quesito da sottoporvi e spero avere riscontro, in quanto problematica a mio avviso molto comune e frequente, oltre che di mio reale interesse. Vi è esistenza di una servitù di passaggio su un mio fondo, in questo caso servente. La servitù esiste da diversi decenni. Leggendo un atto (credo il primo dove fu istituita) si legge (o meglio deduco. Il lessico giuridico, per me, è spesso incomprensibile) che la servitù nasce in quanto permetteva lo sbocco alla spiaggia e il raggiungimento di una sorgente idrica.

Da qualche decennio non esistono i due elementi che giustificano la stessa servitù, in quanto: 1) lo sbocco a mare è impedito, impossibile anche a piedi, in quanto hanno costruito edifici (è proprio nato un quartiere). Quindi il mare non è più raggiungibile, né tanto meno strade alcune. Semplicemente non è più un passaggio da decenni. 2) la sorgente idrica non esiste più.

La strada, dunque il passaggio, “muore” all’interno della mia proprietà (muore al centro del fondo, non arriva nemmeno al confine da dove prima si raggiungeva mare e sorgente), quindi non ha alcuna funzionalità di nessun genere. Nemmeno gli aventi diritto entrano nel fondo servente, proprio perché non c’è motivo alcuno. Per utilità propria del fondo servente, parte della stessa strada/passaggio è utilizzata per mobilità interna mia e degli operatori. La mia domanda è se si può estinguere la servitù e quale sarebbe l’eventuale iter da seguire (anche nell’ipotesi che i proprietari del fondo dominante rivendichino il diritto, seppur immotivato). Certo di vostro cortese riscontro, porgo distinti saluti.

Ps. Complimenti per la rubrica, chiara ed esaustiva

Paola Saitta

La ‘Giustizia’ risponde

In merito al quesito proposto uno dei modi di estinzione del diritto di servitù di passaggio è il venire meno dell’utilità che era insita nel diritto di passare. Se il diritto di passaggio era stato concesso perché il terreno era privo di accesso diretto, ma in un secondo momento viene meno l’interesse o la ragione ad accedervi, la servitù perde la propria utilità. Mi sembra questo il caso proposto. 

Altro modo di estinzione è la prescrizione ventennale, ovvero il non uso del passaggio per almeno 20 anni. Immagino che la servitù sia stata costituita con atto notarile, quindi potrà essere estinta con uguale atto. Se la parte del fondo dominante ne rivendica il diritto, a quel punto sarà competenza del tribunale civile accertarne il diritto e l’esistenza dei presupposti.

Avv. Mari Miceli

Mariangela Miceli

Avvocato del Foro di Trapani, dottoressa di ricerca in diritto commerciale, è consulente tecnico per il Fondo FEASR presso l´assessorato dell´Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione siciliana. Autrice di pubblicazioni scientifiche. Contributor per il blog Econopoly24 del Sole24ore. Collaboratrice per il Vol. “L´interpretazione del diritto” a cura di F. Caringella ed. Dike; co - autrice del testo edito da Giuffrè “Criptoattività, criptovalute e bitcoin”, a cura di Stefano Capaccioli. E. tra le altre cose, curatrice e relatrice del Convegno “un’altra vita: dal codice rosso alla rete sociale”, patrocinato dall´Unesco.

Mariangela Miceli

Avvocato del Foro di Trapani, dottoressa di ricerca in diritto commerciale, è consulente tecnico per il Fondo FEASR presso l´assessorato dell´Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione siciliana. Autrice di pubblicazioni scientifiche. Contributor per il blog Econopoly24 del Sole24ore. Collaboratrice per il Vol. “L´interpretazione del diritto” a cura di F. Caringella ed. Dike; co - autrice del testo edito da Giuffrè “Criptoattività, criptovalute e bitcoin”, a cura di Stefano Capaccioli. E. tra le altre cose, curatrice e relatrice del Convegno “un’altra vita: dal codice rosso alla rete sociale”, patrocinato dall´Unesco.

©RIPRODUZIONE RISERVATA





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