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Vino, arte e poesia ai piedi dell’Etna. Al-Cantàra, una storia d’amore fra tradizione e innovazione

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di Veronica Bonanno

A volte basta un’intuizione per dar vita un’azienda. Così nel 2005 nasce Al-Cantàra, grazie all’impegno del suo proprietario, Pucci Giuffrida, che ha saputo dimostrare negli anni che un buon vino è “poesia” e che per farlo ci vuole arte. Il terreno, situato nella zona di Etna nord, in Contrada Feudo S. Anastasia, a 620 metri sopra il livello del mare, in passato era prevalentemente istituito a noccioleto, e venne acquistato da Pucci e dalle sue figlie che, nonostante non avessero una tradizione di imprenditori e agricoltori alle spalle, decisero comunque di partire da zero per realizzare il loro progetto, grazie anche ai finanziamenti ottenuti con la partecipazione ai bandi OCM Vino del Dipartimento agricoltura della Regione Siciliana, che hanno permesso la realizzazione della cantina e l’acquisto di impianti e della barricaia.

Adesso la vigna ha circa 15 anni e Pucci, anima dell’azienda, ha realizzato che il vino ha qualcosa di “sacro” e di magico, che negli anni l’ha sempre guidato per la gestione e la crescita di Al-Cantàra. “Abbiamo iniziato la nostra attività commerciale, producendo due soli vini: O’ Scuru O’ Scuru e Luci Luci, con una produzione totale di circa 3mila bottiglie. Abbiamo partecipato per la prima volta al Vinitaly nel 2008 presentando O’ Scuru O’ Scuru annata 2005 e in quell’occasione abbiamo ricevuto la ‘Gran Menzione’ e siamo stati l’unica azienda dell’Etna a ricevere un premio in quell’edizione. Oggi la nostra azienda, che si estende su un territorio di 20 ettari, produce circa 100mila bottiglie l’anno”.

Le uve utilizzate sono il Nerello Mascalese, forza dell’azienda, il Nerello Cappuccio, il Carricante ed il Grecanico, che danno vita a diverse declinazioni di rosso, bianco, rosato, passito, spumante e grappa, incarnate nelle etichette ETNA DOC e Terre Siciliane IGP. Inoltre, ci sono anche le uve di Pinot Nero e di Cabernet Sauvignon con i quali producono due IGP Rossi. Il suolo vulcanico dell’Etna, ricco in minerali, dona a questi vini sapori e aromi assolutamente unici. Ogni vino Al- Cantàra offre, a chi lo degusta, un affascinante ed emozionante viaggio multisensoriale, tra colori, versi e sapori, tipici della più genuina identità culturale siciliana. L’azienda prende il nome dal fiume che, sulle pendici dell’Etna, lambisce la contrada Feudo S.Anastasia a Randazzo, presso la quale si trovano i terreni e le cantine. Il nome Al-Cantàra, che in arabo significa “ponte”, vuole sottolineare il legame con la terra siciliana ed è simbolo dell’armonica e innovativa unione tra vino, arte e poesia che costituisce il marchio distintivo dell’azienda.

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