
Un viaggio sensoriale tra tradizione e innovazione: la Sicilia al Vinitaly 2025
Non c’è spazio per il dubbio: al Vinitaly 2025, la Sicilia ha brillato come una delle grandi protagoniste. Il padiglione 2 della Fiera di Verona, interamente dedicato all’Isola, è stato un concentrato di identità, passione e visione strategica. L’apertura ufficiale, caratterizzata dal taglio del nastro da parte del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, ha dato il via a un evento che punta a celebrare l’eccellenza produttiva e a rafforzare il ruolo del vino siciliano sui mercati globali.
Un settore trainante per l’economia regionale
Con un fatturato annuo da capogiro – 550 milioni di euro – e 120 aziende presenti alla kermesse veronese, la Sicilia dimostra ancora una volta di essere un pilastro del settore vitivinicolo italiano. L’enoturismo, in particolare, emerge come uno dei grandi protagonisti della strategia regionale. Un modello che unisce i vigneti secolari ai paesaggi mozzafiato, offrendo ai visitatori un’esperienza unica tra gusto, storia e natura.
Tradizione e innovazione: la formula vincente
La Sicilia ha portato al Vinitaly un messaggio chiaro: valorizzare le eccellenze locali puntando su qualità, ricerca e resilienza imprenditoriale. I vini siciliani, dai cru più esclusivi alle DOCG prestigiose, raccontano storie antiche ma si proiettano verso il futuro con un approccio moderno e dinamico.
Tra degustazioni guidate, incontri B2B e tavole rotonde sulle tendenze del settore, il padiglione siciliano si è presentato come un vero e proprio laboratorio di innovazione. Le cantine presenti hanno mostrato un tessuto produttivo variegato e solido, capace di coniugare tecniche antiche con tecnologie all’avanguardia.
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