Terrà

Il workshop “Territorio Jonico Etneo, visioni e prospettive”, promosso dalla Diocesi di Acireale in collaborazione con la Fondazione Maria Barbagallo, si è affermato come un’importante iniziativa rivolta agli imprenditori siciliani. Svoltosi il 31 maggio nella sala conferenze di Radice Pura a Giarre (Catania), l’evento ha visto la partecipazione attiva di imprenditori, startupper, professionisti e operatori economici, chiamati a confrontarsi sulle strategie per valorizzare le risorse locali, dall’agricoltura alla pesca, dal turismo all’innovazione.

 

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L’iniziativa, fortemente voluta dal vescovo Antonino Raspanti, presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, si pone l’obiettivo di creare sinergie tra pubblico e privato, promuovendo la cultura del lavoro e offrendo strumenti concreti per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Il modello proposto mira a essere replicabile in altre realtà locali, fungendo da catalizzatore per la costruzione di reti e l’accesso a opportunità di crescita reale.

Durante il workshop, la presenza di rappresentanti del governo Schifani, tra cui gli assessori Edy Tamajo (Attività Produttive), Salvatore Barbagallo (Agricoltura e Pesca) e Elvira Amata (Turismo), hano arricchito il dibattito, rendendolo un’occasione di confronto diretto tra imprese e istituzioni. Gli enti presenti, come Irfis, Irsap, Crias, Camera di Commercio, Baps, Sac, Gal e Terme di Acireale, hanno offerto supporto informativo su bandi, incentivi e strumenti di finanziamento per imprese e start-up.

Il workshop si è così configurato come un’opportunità di networking e collaborazione, con un focus particolare sull’occupazione giovanile e sulla promozione della dignità del lavoro, in linea con il ruolo sociale della Chiesa. L’impegno congiunto di istituzioni, enti e operatori locali rappresenta un punto di partenza fondamentale per la crescita della Sicilia, con l’obiettivo di rafforzare il tessuto sociale e imprenditoriale regionale.

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