Terrà

Presentata alla Camera, pdl sull’enoturismo: al centro polifunzionalità della cantina

E’ stata presentata oggi alla Camera la proposta di legge di Fratelli d’Italia sull’enoturismo, un settore con un fatturato da 2,5 miliardi e 13 milioni di arrivi in cantina. La proposta punta a far sì che le cantine possano diventare “dei veri luoghi di attrazione e ospitalità, il perno su cui creare degli itinerari enoturistici che possano legare tutte le eccellenze del nostro territorio, da quelle gastronomiche a quelle culturali e naturalistiche” fanno sapere da FdI.

Questi i punti principali del pdl che disciplina l’attività di enoturismo, “sviluppando il concetto di polifunzionalità dell’azienda vitivinicola”. Nell’enoturismo rientrano: le attività formative ed informative, rivolte al pubblico e ai consumatori, delle produzioni vitivinicole del territorio e della conoscenza del vino, con particolare riguardo alle indicazioni geografiche (DOP, IGP) nel cui areale si svolge l’attività. E le attività di accoglienza e ospitalità dei turisti presso le cantine, le visite alle cantine e ai vigneti, le degustazioni dei vini presso le cantine, la somministrazione degli alimenti non cucinati e legati alle tipicità territoriali in cui insistono le cantine e i vigneti.

Possono svolgere questo genere di attività l’imprenditore agricolo, singolo o associato; le cantine, le cantine sociali cooperative e i loro consorzi alle quali i soci conferiscono i prodotti dei propri vigneti per la produzione, la lavorazione e la commercializzazione del vino; l’imprenditore turistico nell’esercizio dell’attività di turismo rurale; le imprese agroindustriali che svolgono attività di trasformazione o commercializzazione di prodotti vitivinicoli.

La proposta di legge prevede inoltre formazione e aggiornamento professionale degli operatori enoturistici o dei loro collaboratori promossa dalle Regioni; l’istituzione di un Portale nazionale che raccolga tutta l’offerta enoturistica del Paese; “assegna ai Comuni il potere di vigilanza sull’osservanza delle disposizioni, prevedendo che gli stessi relazionino alla Regione sull’attività di controllo.

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