Terrà

Nuova Pac, intese su nuovi impianti vino e prodotti Dop-Igp

Avanzano positivamente a Bruxelles i negoziati sulla riforma della Politica Agricola Comune (Pac), tanto che al termine del Super Trilogo, il ministro dell’Agricoltura portoghese, Maria do Céu Antunes, ha annunciato che è stato “raggiunto un buon accordo principio e siamo più vicini a completare questa riforma entro la fine del semestre di presidenza (del Portogallo, ndr.), garantendo così una prevedibilità essenziale per gli agricoltori, le amministrazioni nazionali e tutti i cittadini europei”. Per il settore vitivinicolo, sono state raggiunte le intese riguardanti la proroga del regime di autorizzazione per gli impianti viticoli fino al 2045 e le regole sulla dealcolazione.

Inoltre, per rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena del valore, si è giunti a un principio di accordo per estendere la possibilità di gestione dell’offerta a tutti i prodotti Dop e Igp, mentre ora questa possibilità riguarda soltanto formaggi e salumi. “In relazione al nuovo modello di performance – si legge in una nota – è stato concordato in linea di principio la periodicità biennale, nonché i livelli di tolleranza ai fini della sua revisione. È stata inoltre acquisita una comprensione sulla definizione degli indicatori da utilizzare ai fini del modello di performance”.

Il ministro portoghese ha spiegato che in questo Super Trilogo, la Presidenza ha presentato pacchetti di compromesso negoziale “con l’obiettivo di consentire un dibattito sui tre regolamenti”, sottolineando che Consiglio, Commissione e Parlamento europeo sono impegnati al massimo nell’attuazione dell’accordo sulla riforma della PAC durante questo semestre. Gli accordi di principio raggiunti saranno presentati agli Stati membri per l’esame la prossima settimana”, mentre su questioni ancora aperte come architettura verde e dimensione sociale “sono state create le condizioni per far avanzare il dibattito”. Si è registrato inoltre un consenso generale sul nuovo modello di performance, l’orientamento del sostegno ai pagamenti diretti, i controlli sulla condizionalità e la trasparenza nell’applicazione dei fondi.

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