Vertici a Palazzo d'Orléans
La Regione accelera sul sistema idrico: collegamento Arancio–Garcia operativo in dieci giorni
La Regione accelera sul fronte idrico: il collegamento Arancio–Garcia sarà pronto in dieci giorni, mentre il governo Schifani rivendica la gestione della crisi e rilancia una strategia strutturale dopo il caos provocato dal Consorzio di bonifica.
Interventi in anticipo e nuova fase di stabilizzazione
Il completamento, con circa dieci giorni di anticipo, del collegamento idraulico tra il lago Arancio e la diga Garcia rappresenta il punto di svolta individuato a Palazzo d’Orléans durante la riunione di oggi dedicata alla crisi idrica nel Trapanese e non solo. Il vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, ha incontrato il presidente dell’Ati Trapani, Francesco Gruppuso, e il vice presidente, Carlo Ferreri, assieme ai rappresentanti della Protezione civile regionale per marcare la linea del governo: dopo il collasso del sistema Montescuro, l’esecutivo regionale intende mostrare di aver rimesso ordine in una crisi esplosa per responsabilità tecniche esterne all’amministrazione.
L’errore di stima del Consorzio di bonifica sulla disponibilità reale della diga Garcia – comunicazione che ha costretto ad abbassare i prelievi da 370 a 200 litri al secondo – è diventato il fulcro di uno scontro sotterraneo. Una svista che ha mandato in tilt la rete, riducendo la portata dell’acquedotto Montescuro da 510 a 340 litri al secondo e imponendo razionamenti per decine di migliaia di cittadini.
“L’attenzione rimane massima e la collaborazione con l’Ati è costante – ha dichiarato Sammartino –. Presto il collegamento tra la Garcia e l’Arancio consentirà di supplire la carenza di acqua del Garcia e darà maggiori risorse a tutto il sistema idrico della provincia di Trapani”. Sul tavolo c’è anche il via libera al raddoppio del dissalatore, da 100 a 200 litri al secondo, proposto dal commissario nazionale Nicola Dell’Acqua. Con una scadenza precisa: giugno. Un obiettivo che l’esecutivo regionale pretende di trasformare in un impegno verificabile.
La Protezione civile protagonista
Il governo ha valorizzato anche il ruolo della Protezione civile regionale, protagonista di questi giorni per il sistema idrico trapanese. Con 600 carichi di autobotti, 5,5 milioni di litri distribuiti e 4.000 utenze servite, il coordinatore della Cabina di regia, Salvo Cocina, ha annunciato la fine dell’emergenza e il ritorno ai turni ordinari. Per sei giorni consecutivi, decine di mezzi – alcuni con capacità fino a 30 mila litri – hanno garantito un flusso continuo di rifornimenti. Una mobilitazione che, sul piano politico, l’esecutivo Schifani pone ora come prova della prontezza del sistema regionale nel fronteggiare imprevisti. Il monitoraggio proseguirà con incontri ravvicinati, necessari sia per completare gli ultimi interventi sia per consolidare la narrativa di un governo che ha saputo “mettere ordine” in una filiera idrica segnata da vuoti di competenza e errori nella gestione.
Verso un nuovo assetto della governance
La vicenda rilancia infine il tema della governance delle risorse idriche nell’Isola, tema su cui Sammartino punta a esercitare un controllo più stringente. Il completamento del collegamento Arancio–Garcia e il raddoppio della capacità del dissalatore rappresentano, nella lettura politica del governo, i pilastri di una strategia più ampia, destinata a rafforzare il presidio regionale sul sistema idrico e a prevenire nuovi cortocircuiti amministrativi.
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