Terrà

Piano di eradicazione
Formica di fuoco, la Regione lancia una web app che accelera l’identificazione

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La Regione Siciliana ha attivato oggi una web app che consente ai cittadini di segnalare in tempo reale la presenza della formica di fuoco, rafforzando il Piano di eradicazione avviato nei mesi scorsi.

Segnalazioni geolocalizzate e verifiche dei ricercatori

L’applicazione regionale, accessibile tramite il sito dedicato, permette di caricare una fotografia e inviare la posizione esatta di un formicaio sospetto. Le segnalazioni saranno valutate da un gruppo di ricercatori dell’Università di Catania, incaricati di verificare l’identificazione dell’insetto e avviare, se confermata la presenza della specie, le procedure operative previste dal Piano di azione. L’assessore regionale al Territorio e all’ambiente Giusi Savarino definisce il coinvolgimento diretto dei cittadini un passaggio “inedito” nel contrasto alla diffusione della Solenopsis invicta, specie aliena invasiva nota come formica di fuoco. L’iniziativa è coordinata con il ministero dell’Ambiente e integra le attività già avviate nei mesi scorsi, tra cui la campagna informativa diffusa sui territori più esposti.

Un coordinamento tecnico-scientifico

Il Piano è sviluppato dall’assessorato regionale insieme al dipartimento Agricoltura dell’Università di Catania, al Corpo forestale, all’Istituto zooprofilattico sperimentale, al Servizio fitosanitario e al Comitato scientifico composto da esperti del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Sono previste attività di monitoraggio, ricerca, interventi sul campo e l’uso del biocida Advion Fire Ant Bait, distribuito da giugno con il coordinamento del Commissario straordinario per l’emergenza Luca Ferlito. La prima area interessata è stata la provincia di Siracusa, dove fu registrato il primo avvistamento europeo dell’insetto. Le operazioni mirano a limitare l’espansione delle colonie, che possono comprendere milioni di individui e colonizzare rapidamente zone urbane, aree umide e margini stradali.

Impatti ambientali e la campagna di contenimento

Secondo i ricercatori coinvolti, la specie potrebbe essere presente in Sicilia dagli anni Novanta, pur essendo stata riconosciuta ufficialmente solo di recente. Le punture, particolarmente dolorose, possono generare reazioni severe nei soggetti sensibili, mentre l’impatto sull’agricoltura e sugli ecosistemi locali è considerato significativo. L’app mensile e la campagna di comunicazione “Tu la segnali, noi interveniamo”, affiancata dallo slogan “Fermiamola con un click”, puntano a consolidare il ruolo del pubblico nel tracciamento della diffusione dell’insetto e a rafforzare la capacità di intervento degli enti competenti. I tecnici prevedono un’intensificazione delle verifiche e una pianificazione più mirata delle future attività di eradicazione.

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