Terrà

I progetti nel Siracusano
Cambiamenti climatici, laghetti aziendali sempre più protagonisti

di Carlo Scibetta*

Sono nove i progetti attualmente in istruttoria tecnico amministrativa che prevedono la realizzazione di laghetti aziendali nel territorio della provincia di Siracusa prevalentemente per la raccolta delle acque piovane destinate all’uso irriguo e all’allevamento degli animali. I progetti sono stati presentati dalle imprese agricole a valere sulle risorse dell’Avviso pubblico del 22 gennaio 2021 e sono quelli le cui domande si trovano in posizione utile al finanziamento della graduatoria regionale definitiva, approvata con D.D.G. n.1805/2022 e pubblicata sul sito web del Dipartimento regionale dell’Agricoltura. I laghetti aziendali e interaziendali rappresentano una soluzione concreta e tecnicamente valida per il soddisfacimento idrico delle colture e degli animali nella stagione estiva, notoriamente calda e asciutta, perché consentono l’accumulo dell’acqua piovana, altrimenti destinata a disperdersi nel territorio per ruscellamento e/o infiltrazione nel terreno nei mesi piovosi.

Sono nove i progetti attualmente in istruttoria tecnico amministrativa che prevedono la realizzazione di laghetti aziendali nel territorio della provincia di Siracusa

Alle nostre latitudini la realizzazione dei laghetti aziendali e interaziendali è destinata a crescere per motivazioni di carattere ambientale, economico e gestionale. I cambiamenti climatici, dovuti al riscaldamento terrestre, comportano solitamente una riduzione dell’indice di precipitazioni annuali, la distribuzione delle precipitazioni su un numero inferiore di giorni piovosi e la maggiore perdita di acqua per evapotraspirazione, con la conseguente necessità di adottare tecniche agronomiche tese a ridurre l’evapotraspirazione e, allo stesso tempo, con la necessità di dovere incrementare i volumi di adacquamento per mantenere i livelli produttivi delle colture.

Per compensare la maggiore esigenza di acqua in agricoltura per l’aumento delle temperature, a livello aziendale finora si è intervenuti incrementando il sollevamento delle acque di falda, purtroppo sempre più ricche di sali nelle zone costiere e quindi meno adatte all’irrigazione di alcune colture di interesse agrario; inoltre, bisogna aggiungere che l’emungimento di acqua dal sottosuolo comporta oltre al depauperamento della falda freatica, con problemi come detto di salinizzazione della stessa, anche il consumo di energia elettrica, con conseguente aumento dei costi di produzione, che rischia di fare diventare poco competitive le nostre imprese agricole.

La realizzazione dei laghetti aziendali o interaziendali per l’accumulo delle acque piovane ad uso irriguo e/o per l’allevamento degli animali è quindi una soluzione per le imprese agricole, al fine di migliorare gli attuali livelli produttivi con costi più competitivi. C’è da auspicare per la prossima programmazione comunitaria una maggiore disponibilità di risorse economiche destinate a questo specifico scopo e un chiarimento regionale sulle procedure autorizzative.

*Dirigente della UO S14.02

©RIPRODUZIONE RISERVATA





Vuoi ricevere gli aggiornamenti di Terrà per email?

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Post a Comment