Borghi dei Tesori Fest, torna il rintocco dell’orologio della Matrice di Calatafimi-Segesta
Il rintocco dell’orologio della Matrice di Calatafimi-Segesta, tornato a scandire il tempo della comunità, fa da richiamo ai quaranta comuni siciliani che si stanno preparando alla seconda edizione del nostro Borghi dei Tesori Fest, che vedrà decine di piccoli paesi aprire le porte dei propri gioielli per tre weekend, a partire dal 20 agosto. A Calatafimi-Segesta, che farà parte del festival, è stato appena completato il restauro dell’antico orologio e della campana della Matrice, progetto del Comune di Calatafimi, uno dei due vincitori del nostro Premio Borghi dei Tesori, con l’associazione Cap 96010 che sta recuperando i vecchi magazzini del porto di Portopalo di Capo Passero.
L’orologio è stato per secoli punto di riferimento della vita del borgo. Le sue lancette sono state ferme per decenni, la campana silenziosa, ma ora è tornato alla vita grazie al progetto della parrocchia San Silvestro Papa, realizzato dalla ditta Manutentori del tempo di Danilo Gianformaggio, affascinante figura di orologiaio contemporaneo, uno dei pochissimi nel Sud Italia che si occupa di restauro di strumenti monumentali. Nato dalla storica azienda Uscio di Genova, di cui reca ancora il nome inciso, l’orologio è realizzato con pezzi lavorati a mano in ferro battuto, incastonati in un telaio a castello. Adesso il telaio è stato ridipinto e le lancette in metallo sostituite con altre in alluminio compatibili con il nuovo movimento, mentre la nuova illuminazione a led rende l’orologio visibile da lontano.
Proprio la Matrice con l’orologio di Calatafimi-Segesta sarà uno dei tesori visitabili durante il nostro festival. Ma sono tantissimi i luoghi e le storie che vi saranno raccontate nei borghi partecipanti, da un capo all’altro della Sicilia. Potrete scoprire una sinagoga ebraica segreta, miracolosamente sopravvissuta alla cacciata degli ebrei nel Quattrocento; potrete ammirare una pianta a forma di cuore arrampicata sulle pareti di un’antica abbazia. È ancora visiterete il paese dei tesori archeologici dove gli artigiani-falsari beffarono pure Mussolini; potrete passeggiare tra le viuzze del “rabat”, borgo-fantasma costruito dagli Arabi sui Nebrodi; potrete prendere la barca e andare su un’isoletta nell’estremo sud-est della Sicilia. Potrete perdervi per castelli, cascate, frantoi, artigiani, antiche ricette, luoghi nascosti che il turismo di massa non ha ancora scoperto. Presto il programma completo sarà online sul nostro sito.
Intanto è iniziata la formazione per i 500 meravigliosi ragazzi di Borghi dei Tesori che vi condurranno per mano svelandovi chiese, castelli, masserie, cascate, sentieri, laboratori artigianali. Al percorso di formazione, realizzato con il contributo di IGT, contribuiscono ospiti speciali sintetizzando un avvincente racconto di quanto di meglio, dal basso, si è fatto in Sicilia in questi anni. Una rete che può divenire una task force con cui condividere impegni, strategie, progetti. Quest’anno il 100 per 100 dei coupon del Festival, che sono donazioni, saranno devoluti dalla Fondazione Le Vie dei Tesori all’associazione Borghi dei Tesori, per progetti di rigenerazione sociale e culturale e di promozione del territorio: progetti che hanno al centro proprio i nostri ragazzi.
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