Terrà

Tra rocce vulcaniche e mercati globali: il viaggio del Pistacchio verde di Bronte Dop

di Dario Cataldo

Alle pendici dell’Etna, tra paesaggi lavici e brezze mediterranee, nasce un prodotto della natura dal colore intenso e dal sapore inconfondibile: il Pistacchio Verde di Bronte Dop. Un frutto che rappresenta non solo un’eccellenza gastronomica, ma anche una colonna portante dell’economia locale. La sua coltivazione, tramandata nei secoli, è una storia di resilienza e tradizione, che oggi si confronta con nuove sfide e opportunità nel panorama agroalimentare globale.

Il pistacchio brontese si distingue per la qualità superiore, determinata dall’incontro tra il terreno lavico e il clima particolare della zona. Su queste rocce vulcaniche, i contadini brontesi hanno trasformato un ambiente inospitale in una fonte di ricchezza, curando ogni pianta con metodi tramandati da generazioni. La raccolta, che avviene a mano ogni due anni, è un rito che coinvolge intere famiglie e rappresenta un momento cruciale per l’economia locale. Ogni due anni, nei periodi di raccolta, si producono circa 30mila quintali di pistacchio, una quantità esigua rispetto alla produzione mondiale, ma di valore inestimabile per il territorio.

Il Consorzio di tutela del Pistacchio Verde di Bronte DOP, nato nel 2004, ha un ruolo fondamentale nella protezione e valorizzazione del prodotto. La sua missione è garantire qualità, promuovere il pistacchio sui mercati internazionali e contrastare le frodi, sempre più diffuse a causa dell’elevata domanda. Il marchio Dop, ottenuto per proteggere l’identità di questo frutto, è uno scudo contro le imitazioni, ma la battaglia per la tracciabilità e l’autenticità è ancora aperta. L’ingresso nei mercati globali ha aumentato la concorrenza, con produttori esteri che cercano di emulare la qualità del pistacchio brontese, spesso senza successo.

Tradizione ma anche innovazione

Oltre alla tradizione, il settore sta vivendo un processo di innovazione grazie al Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2014-2022. Il Bando 2021 per i Progetti integrati di filiera (PIF) ha rappresentato una svolta per il comparto della frutta a guscio, puntando sulla creazione di reti tra produttori, trasformatori e distributori. Il Consorzio di tutela del Pistacchio Verde di Bronte DOP ha assunto il ruolo di capofila, coordinando le attività per migliorare la competitività della filiera e rafforzare la posizione del prodotto sul mercato. Gli investimenti finanziati dal PSR hanno permesso di modernizzare le tecniche di coltivazione, migliorare la sostenibilità delle aziende agricole e potenziare le infrastrutture di trasformazione e commercializzazione.

Il valore economico del pistacchio di Bronte è in continua crescita. La richiesta da parte dell’industria dolciaria, della ristorazione e del settore gourmet è in costante aumento, spingendo i prezzi verso l’alto. Il prodotto viene esportato in tutto il mondo, con particolare interesse da parte dei mercati europei e asiatici. Tuttavia, la produzione limitata e i costi elevati di coltivazione rendono necessaria una strategia di tutela e sviluppo che permetta ai produttori di ottenere un giusto riconoscimento economico per il loro lavoro.

Elemento culturale e identitario

Accanto agli aspetti economici, il pistacchio rappresenta anche un elemento culturale e identitario per la comunità di Bronte. La sagra del pistacchio, che si tiene ogni anno, è un momento di celebrazione che attira migliaia di visitatori, contribuendo alla promozione turistica del territorio. Inoltre, la coltivazione di questo frutto è legata a valori di sostenibilità ambientale: la pianta di pistacchio cresce su terreni marginali, senza richiedere eccessivo consumo di acqua, e contribuisce alla preservazione del paesaggio naturale. Guardando al futuro, il settore deve affrontare alcune criticità, tra cui la necessità di innovare senza tradire la tradizione.

Alcuni prodotti a base di pistacchio di Bronte

L’introduzione di nuove tecniche di coltivazione, l’adozione di portainnesti più resistenti e la ricerca sulla qualità del prodotto potrebbero aprire nuove prospettive. Allo stesso tempo, è fondamentale rafforzare le politiche di tutela, intensificare i controlli sulle importazioni e garantire una giusta remunerazione ai produttori.

Il Pistacchio Verde di Bronte DOP non è solo un prodotto agricolo, ma il simbolo di una comunità che ha saputo trasformare la difficoltà in opportunità. La sua storia, fatta di sacrifici e passione, continua a ispirare nuove generazioni di agricoltori e imprenditori, pronti a portare avanti una tradizione che affonda le radici nella roccia lavica dell’Etna e guarda con ambizione ai mercati globali. Insomma, l’”oro” verde di Bronte è destinato a brillare ancora a lungo, tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione.

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