Il progetto
L’Intelligenza artificiale per salvare gli agrumeti siciliani dalla siccità
L’Intelligenza artificiale a servizio degli agricoltori per avere preziosi suggerimenti per l’irrigazione degli agrumeti, in un momento storico in cui i cambiamenti climatici impongono scelte di campo per sopravvivere alla siccità che diventa sempre di più una condizione endemica della nostra isola.
A dare il via a questo progetto ambizioso sono state due giovani e super tecnologiche aziende siciliane, la Agrigeos di Acireale e la Lualtek di Comiso, che hanno messo a frutto tutta la loro esperienza per dare vita ad una start up che, proprio in questi giorni, ha lanciato il progetto SPIDAP – Sviluppo di una Piattaforma Digitale basata su intelligenza artificiale per Agrumicoltura di Precisione, con la collaborazione di un partner scientifico, l’Istituto dei Materiali per l’Elettronica e il Magnetismo (IMEM) del CNR di Parma. Le società, insieme, hanno partecipato a un bando che ha permesso il finanziamento di tutto il progetto, si tratta di uno dei Bandi a cascata del mezzogiorno PNRR dell’Ecosistema del Nord Ovest Digitale Nodes e il finanziamento ha riguardato la tematica dell’Agroindustria primaria.
Il prossimo 11 di aprile inizierà la sperimentazione, con l’installazione di sensori su un primo gruppo di piante che si trovano in provincia di Catania e la contestuale irrigazione programmata, per valutare cosa succede in condizioni di stress idrico, con l’obiettivo di fare la stessa cosa su altri 5 areali e avere, in 18 mesi, tutte le risposte per rendere migliore la vita degli agricoltori e poi utilizzare l’intelligenza artificiale per intervenire, grazie alla creazione di un algoritmo.
“Le piante su cui lavoreremo quando saremo a pieno regime verranno irrigate in maniera diversa – spiega a Terrà Luca Occhipinti, fondatore di Lualtek – alcune riceveranno acqua, altre vivranno condizioni di stress idrico. Noi raccoglieremo i dati che ci permetteranno di capire se la pianta ha o meno sete e quando è arrivata alla condizione di fame d’acqua. Così capiremo le sue reali necessità perché cresca al meglio per dare vita ai suoi frutti, quindi per potere intervenire”.
Un anno e mezzo di lavoro, in diverse località della Sicilia orientale, per scoprire come le piante reagiscono al clima caldo-arido della nostra isola, che sopratutto d’estate comporta un deperimento delle piante che può compromettere le rese agricole e la qualità stessa dei frutti. SIDAP è nato quindi con l’obiettivo di mettere gli agricoltori nelle condizioni di conoscere l’esatto fabbisogno d’acqua dei loro agrumeti e, grazie all’elaborazione dei dati da parte di Agrigeos e alle tecnologie sviluppate da Lualtek, il sistema di monitoraggio potrà essere usato anche da remoto in zone rurali in cui manca la copertura internet, grazie ad un sistema di onde radio.
Guardando alle due aziende, Agrigeos è un Centro di saggio specializzato in prove di campo, screening e saggi biologici, sia sul campo che in laboratorio, di nuovi formulati di insetticidi, fungicidi, erbicidi, fertilizzanti e biostimolanti per aziende del settore agrochimico. Lualtek è una startup, che ha sviluppato un sistema di raccolta dati in agricoltura tramite tecnologia LoraWan e l’impiego di sensori che non necessita di copertura internet e corrente elettrica. Il team è composto da giovani siciliani, con uno zoccolo duro che non supera i 40 anni.
Le due aziende hanno deciso di lavorare insieme per una comunione di intenti, ma diverse competenze, come spiega ancora Occhipinti: “Loro fanno sperimentazioni e analisi di dati, andando a vedere sia la parte della coltivazione che quella che ha a che fare con le malattie e con i batteri che attaccano le piante, noi siamo una società di sviluppo tecnologico in agricoltura, e la comunione di intenti ci ha messo insieme. La leva è stata l’alto valore del livello tecnologico di entrambe”. Si parte dagli agrumi, ma i modelli previsionali che verranno fuori potranno essere applicati anche ad altri tipi di coltivazioni.
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