“Sulle tracce del passato”, il libro di Giovanna Gebbia
“Sulle tracce del passato” di Giovanna Gebbia, vuole essere uno spunto per chi desidera avventurarsi in un viaggio, o meglio, in un’esperienza alla scoperta di un’altra Sicilia, che non sia solo quella costiera, ma anche e soprattutto quella che ha radici profonde nel suo entroterra, quella dei borghi, delle trazzere, dei cammini, fatta di memorie lontane ma recuperabili. Un unico viaggio attraverso uno straordinario percorso che unisce i comuni siciliani di Tusa, Castel di Lucio, San Mauro Castelverde, Petralia Soprana, Alimena, Vizzini, Palma di Montechiaro, Sant’Angelo Muxaro, Vicari, Santa Margherita di Belìce, Marsala e Ustica. Di tutte queste tappe, solo le ultime due sono località marinare.
“La scelta dei borghi dell’entroterra siciliano – dice l’autrice – è avvenuta perché, nonostante la Sicilia sia un’isola, in realtà ha un profondo cuore rurale, e l’agricoltura è la prima attività in questo territorio che dovrebbe essere il vero traino, insieme al turismo, ovvero i due motori che dovrebbero condurre questa Isola verso il futuro. Ma, in realtà, non è proprio così; mi auguro quindi che questo libro possa servire ai siciliani per conoscere più profondamente la loro terra, e che riesca a viaggiare sul territorio nazionale, e magari anche internazionale, e dare così un’idea più completa e diversa dell’anima”.
C’è una storia nell’opera di Giovanna Gebbia e sarà questa stessa trama a condurre il lettore, attraverso un vero e proprio itinerario, alla scoperta di una Sicilia semi sconosciuta. A raccontare il tutto i protagonisti del libro, ovvero personaggi realmente esistenti, e che l’autrice ha avuto modo di conoscere durante i suoi tour immersivi tra i luoghi più insoliti e suggestivi dell’entroterra siciliano. E saranno proprio loro le voci narranti che ci svelano segreti e curiosità della nostra Isola. Scopriremo una Sicilia che non è fatta solo di belle location, ma ingloba in sé un mix di luoghi, profumi, suoni, colori. Una storia che va oltre e che, alla poesia dei paesaggi costieri, sa ben alternare scenari di valli, alture e campagne raggiungibili da vecchie strade statali che collegano a sua volta i vari luoghi. Il paesaggio d’insieme, ai nostri occhi, è a dir poco straordinario: e sarà proprio tutto ciò a rivelarsi agli occhi di una protagonista ignara di questo inestimabile patrimonio culturale, naturale e rurale che si è saputo conservare nonostante l’avvento della modernità e nonostante tutto il resto.
“Ho scritto questa guida di viaggio – prosegue Giovanna Gebbia – scegliendo di mascherarla come un piccolo romanzo perché volevo dare un’idea di unità del territorio percorribile come un ‘itinerario allargato’. Per fare ciò, ho usato le voci narranti delle guide e degli operatori turistici che lavorano in questi piccoli borghi proprio perché volevo sostenere questa loro professionalità fatta di impegno e fatica, ma che è tanto servita per alimentare quelle piccole economie di scala che nei borghi possono portare quel turismo fatto di piccoli numeri, ma costanti, e che alla fine generano quello sviluppo sostenibile di cui tanto si parla”. Il libro è edito dalla casa editrice Intrecci edizioni di Roma, la prefazione è della scrittrice Mari Albanese, e la post fazione della giornalista Marianna La Barbera.
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