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Cabina di regia
Siccità, nuove risorse idriche per l’agricoltura della Piana di Catania

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La cabina di regia regionale ha approvato un importante piano di redistribuzione delle risorse idriche che porterà significativi benefici al comparto agricolo della Piana di Catania. La decisione, promossa dall’assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, prevede l’assegnazione di ulteriori 3,8 milioni di metri cubi d’acqua provenienti dai serbatoi strategici dell’isola.

I numeri dell’intervento

L’operazione si articola su due fronti principali:

– 300.000 metri cubi dal serbatoio Castello

– 3.500.000 metri cubi dal sistema Ancipa-Pozzillo

Queste risorse aggiuntive andranno a beneficio esclusivo del settore agricolo, senza compromettere l’approvvigionamento idrico destinato all’uso potabile dei centri abitati serviti dai sistemi Ancipa, Fanaco e Castello.

“Sulla base di una attenta valutazione e senza incidere sulle risorse idriche già assegnate per l’uso potabile di tutti i centri abitati serviti dai sistemi che fanno capo all’Ancipa, al Fanaco e al Castello, sono stati assegnati al comparto agricolo ulteriori 300.000 metri cubi dal serbatoio Castello e 3.500.000 metri cubi dal serbatoio Ancipa per l’approvvigionamento idrico della Piana di Catania”, ha dichiarato l’assessore Barbagallo.

Impatti sul territorio

La decisione della cabina di regia regionale avrà effetti concreti e immediati sul territorio:

Per il comprensorio Castello: l’incremento delle dotazioni idriche consentirà agli agricoltori di disporre di maggiori quantità d’acqua per le proprie coltivazioni, migliorando la produttività e la sostenibilità delle aziende agricole della zona.

Per la Piana di Catania: il consistente apporto di 3,5 milioni di metri cubi dal sistema Ancipa permetterà di prolungare significativamente il periodo irriguo, garantendo continuità produttiva anche nelle fasi più critiche dell’anno.

Una strategia coordinata

La redistribuzione delle risorse idriche si inserisce in una più ampia strategia di gestione dell’acqua sviluppata dalla cabina di regia regionale. La decisione è stata possibile grazie alla valutazione complessiva delle disponibilità nei due comprensori e alle nuove risorse rese disponibili dagli interventi infrastrutturali già realizzati.

Particolare rilevanza hanno avuto gli investimenti in dissalatori e la realizzazione di nuovi pozzi, che hanno ampliato la capacità complessiva del sistema idrico regionale, consentendo questa redistribuzione senza penalizzare altri settori.

Questo intervento rappresenta un segnale importante dell’attenzione della Regione Siciliana verso il settore primario, spesso penalizzato dalla scarsità idrica che caratterizza il territorio insulare. L’incremento delle risorse disponibili per l’irrigazione nella strategica area della Piana di Catania potrà sostenere lo sviluppo di un’agricoltura più resiliente e competitiva.

La gestione oculata delle risorse idriche, bilanciando le esigenze dell’uso civile con quelle del comparto produttivo, dimostra come sia possibile conciliare la tutela del diritto all’acqua potabile con il sostegno alle attività economiche del territorio.

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