Terrà

Vertice con sindaci del Trapanese
Collegamento dighe Arancio-Garcia in 30 giorni: la Regione risponde all’emergenza idrica con interventi strutturali

Condividi:

Oltre due ore di confronto a Palazzo d’Orléans tra la Regione Siciliana e i sindaci dell’Ambito territoriale idrico (Ati) di Trapani per affrontare la crisi idrica provocata dallo svuotamento della diga Garcia. Il vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura Luca Sammartino ha illustrato le misure d’emergenza già attivate e i progetti strutturali di medio e lungo periodo, mentre i primi cittadini hanno chiesto interventi immediati per 200 milioni di euro complessivi e l’istituzione di una commissione d’inchiesta regionale.

All’incontro hanno partecipato il capo di gabinetto del Presidente della Regione Salvatore Sammartano e il dirigente generale della Protezione civile regionale Salvo Cocina, coordinatore della cabina di regia sulla siccità. I sindaci, guidati da Francesco Gruppuso, sindaco di Calatafimi Segesta e presidente dell’Ati Trapani, hanno presentato un pacchetto di richieste: sospensione dei prelievi irrigui dalla diga Garcia, stanziamento di 30 milioni di euro per l’installazione di contatori idrici nei Comuni e avvio immediato delle procedure per la costruzione di due nuovi impianti di dissalazione, da affiancare a quello già operativo a Trapani.

“La Regione ha fatto tutto ciò che era in suo potere per tamponare e risolvere nel più breve tempo possibile la crisi”, ha dichiarato Sammartino. L’assessore ha confermato che entro 30 giorni sarà completato il collegamento tra la diga Arancio (foto) e la diga Garcia, opera strategica che permetterà di trasferire velocemente risorse idriche tra i due invasi. “Stiamo completando le misure d’emergenza ma, allo stesso tempo, siamo impegnati a portare avanti anche progetti importanti di medio e lungo periodo, per realizzare soluzioni più strutturali sulle reti e sulla distribuzione”, ha aggiunto.

Un momento del vertice a Palazzo d’Orléans

Protezione civile: autobotti in tutti i Comuni richiedenti

Cocina ha illustrato gli interventi già realizzati dalla Protezione civile regionale. “Le autobotti hanno raggiunto tutti i Comuni che ne hanno fatto richiesta e sollecitiamo tutti a chiederne l’intervento quando necessario”, ha spiegato il dirigente generale. Tra le opere completate figura il collegamento tra gli acquedotti Bresciana e Montescuro, con la messa in pressione del primo sistema. È inoltre entrato a pieno regime il dissalatore di Trapani, mentre ulteriori risorse sono state recuperate dall’attivazione del Pozzo Staglio.

Nel frattempo, l’Ati Trapani ha redistribuito 50 litri al secondo dal sistema Bresciana ai Comuni del Montescuro Ovest, nel tentativo di alleviare le criticità più gravi. Si lavora inoltre al collegamento dei pozzi Inici, con un intervento straordinario di Sicilacque previsto entro dieci giorni.

I sindaci chiedono 170 milioni per le reti idriche

L’Ambito territoriale idrico di Trapani ha inoltrato alla Regione una richiesta di finanziamento complessiva da 170 milioni di euro per sostituire le reti idriche obsolete e migliorare i sistemi di depurazione. I sindaci hanno sollecitato almeno 40 milioni dai fondi della concertazione regionale, specificatamente dall’azione 2.5.1, e hanno chiesto l’interconnessione tra il sistema di sovrambito Montescuro Ovest e quello della provincia di Palermo.

“La strategia del governo Schifani è definita e prevede l’utilizzo di risorse proprie, nazionali ed europee”, ha dichiarato Sammartino. “Anche se la fase emergenziale sta per concludersi, continueremo a vigilare attentamente sulla progettualità perché è importante che i Comuni si facciano trovare pronti all’utilizzo dei finanziamenti che arriveranno per l’efficientamento delle reti idriche”. L’assessore ha sottolineato l’importanza della collaborazione istituzionale: “Puntiamo molto sulla collaborazione istituzionale, perché è fondamentale per dare risposte ai cittadini. Dobbiamo fare sistema”.

Nuovo vertice

Sammartino ha assicurato ai sindaci che un nuovo incontro sarà programmato entro una settimana per verificare lo sviluppo delle soluzioni attivate per l’emergenza. L’assessore ha inoltre chiesto all’Ati guidata da Gruppuso di portare in quell’occasione un documento illustrativo dei progetti cantierabili che la Regione potrà prendere in considerazione nei prossimi atti di programmazione. La crisi idrica che sta colpendo il territorio trapanese entra dunque in una fase decisiva, con la Regione impegnata su più fronti tra emergenza immediata e pianificazione strutturale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA


Vuoi ricevere gli aggiornamenti di Terrà per email?

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Condividi:
HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com