Via libera dal Parlamento Ue
Maggiore tutela, semplificazione e protezione online: ecco la nuova riforma IG
Più forza al ruolo dei Consorzi di tutela quindi, maggiore protezione (soprattutto per quanto riguarda l’online grazie all’ex-officio sui domini Internet che bloccherà in automatico i contenuti illeciti) delle Ig e procedure semplificate, oltre agli impegni di sostenibilità. Sono in sintesi alcune delle novità previste dalla riforma del Regolamento sulle Indicazione geografiche per il vino, le bevande spiritose e i prodotti agricoli approvata in via definitiva dal Parlamento europeo. Un percorso cominciato oltre due anni fa e che ha raggiunto il compromesso nel Trilogo dello scorso ottobre tra i negoziatori dell’europarlamento, Consiglio Ue e Commissione europea e che ora ha registrato il via libera del Parlamento europeo.
Via libera arrivato con una ampissima maggioranza di 520 voti favorevoli, solo 19 contrari e 64 astensioni. A questo punto, una volta che il Consiglio adotterà formalmente il regolamento, questo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo, circa a metà aprile. Una riforma aggregante, accolta positivamente dagli agricoltori e dalle associazioni del settore primario e che sembra ristabilire un legame più stretto tra l’Unione Europea e i protagonisti dell’agricoltura. Le proteste degli agricoltori e le loro richieste, da tempo trascurate, in sostanza, hanno trovato una prima risposta in questa iniziativa, che mira a dare maggiore attenzione alla crisi agricola da parte dell’UE. Le reazioni delle associazioni agricole sono state altrettanto favorevoli, sottolineando che Bruxelles dimostra impegno verso un modello agroalimentare più solido, orientato alla semplificazione e alla protezione degli agricoltori.
Paolo De Castro, relatore del provvedimento, ha dichiarato: “Grazie al Parlamento, ora disponiamo di un regolamento fondamentale per le nostre filiere agroalimentari di qualità, che rafforza il ruolo delle associazioni di produttori e la tutela delle indicazioni geografiche. Questo aumenta la semplificazione, la sostenibilità e la trasparenza nei confronti dei consumatori. Si tratta di un sistema migliorato che genera valore aggiunto senza richiedere investimenti di fondi pubblici. Dopo le crisi causate dalle pandemie e dall’invasione russa dell’Ucraina, insieme all’impennata dei prezzi di produzione, il nuovo regolamento sulle indicazioni geografiche rappresenta finalmente una buona notizia per gli agricoltori europei”.
Tra le opportunità della riforma, quelle relative ai Consorzi, come la promozione del turismo enogastronomico e l’estensione da 3 a 6 anni per i piani di regolazione dell’offerta, che consolidano una ulteriore crescita della Dop Economy e dei territori che riguardano il settore. Soddisfatto anche il ministro italiano dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che definisce la riforma un “ulteriore traguardo in difesa delle nostre eccellenze. L’obiettivo del nuovo regolamento – ha ricordato il ministro – è quello di difendere i prodotti certificati dai tentativi di imitazione ed emulazione. Dobbiamo continuare a puntare sulla qualità e l’eccellenza che ci caratterizza da sempre e sulla distintività che rende così particolari le nostre produzioni agroalimentari al punto da diventare uniche sul mercato globale”.
La riforma in sintesi
I numeri sulle Indicazioni Geografiche
Le Indicazioni Geografiche (IG) rappresentano un pilastro fondamentale per la protezione e la valorizzazione dei prodotti regionali distintivi nell’Unione Europea. Con quasi 3.500 voci nel registro dell’UE e un valore di vendita di circa 80 miliardi di euro, queste designazioni rappresentano non solo una fonte di orgoglio culturale, ma anche un motore economico per numerose comunità.
Protezione online e nuove misure
Nell’era digitale, la protezione delle IG non può limitarsi al mondo offline. Il recente regolamento introduce misure innovative per prevenire l’abuso delle IG anche su piattaforme online. Gli Stati membri sono obbligati ad adottare misure amministrative e giudiziarie per fermare l’uso illegale delle IG su Internet. Questo include la chiusura dei nomi di dominio che violano le IG e l’istituzione di un sistema di allerta da parte dell’EUIPO.
Protezione delle IG come ingredienti
Un importante sviluppo è rappresentato dalla protezione delle IG utilizzate come ingredienti. Le nuove norme stabiliscono criteri rigorosi per l’utilizzo delle IG nei prodotti trasformati, garantendo che l’ingrediente IG conferisca una caratteristica essenziale al prodotto finale. Inoltre, si richiede la trasparenza sull’etichetta riguardo alla percentuale di ingrediente IG utilizzato.
Rafforzamento dei diritti dei produttori
I produttori delle IG otterranno maggiori poteri per proteggere l’immagine e il valore dei loro prodotti da pratiche commerciali pregiudizievoli. Questo comprende il diritto di contrastare la svalutazione delle pratiche di commercializzazione e di garantire la trasparenza per i consumatori inserendo il loro nome insieme all’indicazione geografica.
Semplificazione del processo di registrazione
Per favorire una maggiore adesione e una più rapida registrazione delle IG, il nuovo regolamento prevede una semplificazione del processo. La Commissione europea sarà l’unica responsabile per la gestione del sistema delle IG, e i tempi di verifica delle domande per le nuove IG saranno ridotti a un massimo di sei mesi.
La riforma delle Indicazioni Geografiche, di certo, rappresenta un passo significativo per proteggere e promuovere la diversità e l’autenticità dei prodotti regionali nell’UE. Le nuove misure mirano a garantire una maggiore tutela, trasparenza e semplificazione, creando un ambiente più favorevole per i produttori e i consumatori. Tuttavia, è fondamentale monitorare l’attuazione e l’efficacia di tali disposizioni, assicurando che le IG continuino a svolgere il loro ruolo nel supportare le economie locali e preservare le tradizioni culturali.
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