Terrà

La riforma approda all'Ars
Consorzi bonifica, servizi centralizzati per una gestione integrata del territorio

Oggi arriva in Terza commissione Ars (Assemblea regionale siciliana), la tanto attesa riforma sui Consorzi di bonifica. Una riforma approvata dal governo Schifani il 29 giugno 2023 e allineata con i principi di sviluppo sostenibile e gestione efficiente delle risorse naturali e che mira a migliorare la sicurezza idraulica, valorizzare il paesaggio rurale e ottimizzare l’uso delle acque per l’agricoltura.

La riforma dei Consorzi è un argomento di grande importanza per la gestione integrata del territorio soprattutto in questa nuova era climatica dove la siccità è diventata sempre più il primo nemico dell’agricoltura (e non solo). La Regione, attraverso i Consorzi, promuove e organizza la bonifica come mezzo permanente di difesa, conservazione, valorizzazione e tutela delle acque, di salvaguardia dell’ambiente, per la valorizzazione del territorio e per lo sviluppo della produzione agricola.

E’ opportuno ricordare che la legge regionale N.45/95 assegna ai Consorzi la gestione, la manutenzione ordinaria e straordinaria e la vigilanza delle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione. Inoltre, i Consorzi si occupano della progettazione e realizzazione delle opere necessarie per l’utilizzazione delle acque ai fini irrigui e degli interventi di forestazione e salvaguardia delle opere di bonifica.

La riforma dei Consorzi di bonifica, composta da 37 articoli, prevede importanti cambiamenti a partire dalla riduzione del numero dei Consorzi da undici a quattro

La riforma dei Consorzi di bonifica, composta da 37 articoli, prevede importanti cambiamenti a partire dalla riduzione del numero dei Consorzi da undici a quattro, corrispondenti al numero degli Ambiti Idrici Territoriali. Inoltre, gli imprenditori agricoli pagheranno il consumo effettivo di acqua anziché una quota fissa, eliminando la contribuzione per il beneficio irriguo. Saranno presenti nei consigli di amministrazione dei Consorzi quattro membri, di cui tre eletti dall’assemblea consortile e un rappresentante della Regione siciliana.

La riforma mira a uniformare e omogeneizzare i processi amministrativi e quelli afferenti alla programmazione e all’esecuzione degli interventi e di strategia sul territorio. Inoltre, si prevede la centralizzazione dei servizi e l’unificazione di alcune funzioni per ottenere importanti economie di scala sui costi della gestione dei Consorzi. Ecco il provvedimento in sei punti

Obiettivi e interventi principali

La nuova normativa intende riorganizzare le funzioni legate alla bonifica e all’irrigazione, mettendo un forte accento sulla sicurezza idraulica e la tutela del paesaggio rurale. Gli interventi chiave includono:

– Sistemazione dei corsi d’acqua.

– Difesa idrogeologica.

– Ottimizzazione degli impianti di irrigazione.

– Promozione dell’uso sostenibile delle risorse idriche.

La legge prevede specifici interventi per migliorare le infrastrutture idriche regionali:

– Adeguamento delle opere di raccolta e distribuzione delle acque.

– Sistemi di difesa contro l’erosione e il dissesto idrogeologico.

– Realizzazione di acquedotti rurali e impianti di sollevamento delle acque.

– Utilizzo dei reflui urbani depurati per scopi irrigui.

Ammodernamento delle reti di distribuzione idrica.

Nuova struttura organizzativa

Il disegno di legge prevede la soppressione degli attuali undici Consorzi esistenti e la creazione di nuovi enti più efficienti. Infatti, saranno istituiti quattro comprensori di bonifica e irrigazione, ciascuno con un proprio Consorzio dedicato. Questi nuovi enti avranno il compito di gestire le risorse idriche e coordinare gli interventi sul territorio. Per garantire una gestione coordinata ed efficace, i Consorzi istituiranno un Ufficio interconsortile, responsabile della programmazione e realizzazione delle opere di bonifica e irrigazione, nonché della gestione dei servizi comuni tra i diversi comprensori. Gli organi dei Consorzi saranno composti da un’assemblea consortile, un consiglio di amministrazione, un presidente e un collegio dei revisori.

Compiti e responsabilità dei Consorzi

I Consorzi avranno il compito di predisporre piani di bonifica e irrigazione, progettare, realizzare e mantenere le opere indicate nella normativa regionale. Promuoveranno anche progetti di ricerca e formazione, adotteranno misure di efficienza energetica e collaboreranno con enti locali e altre autorità competenti. Oltre ai compiti istituzionali, i Consorzi potranno promuovere interventi per la tutela delle acque irrigue e partecipare alla difesa del suolo regionale. Agiranno come presidi territoriali per prevenire emergenze idrauliche e idrogeologiche, realizzeranno percorsi ecologici e cureranno la manutenzione di opere idrauliche. Inoltre, potranno coordinare iniziative agroambientali e promuovere l’uso delle acque reflue per scopi agricoli e naturalistici. In sostanza, con queste misure, la Sicilia si prepara a una gestione più moderna e sostenibile delle risorse naturali, garantendo benefici a lungo termine per l’agricoltura, il turismo e l’ambiente.

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