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Report Nomisna
I bianchi siciliani tra i più esportati. Il prestigio dei vini isolani si impone sui mercati mondiali

Il successo dei vini siciliani continua a distinguersi sul mercato internazionale, con i bianchi che guadagnano sempre più terreno nelle preferenze dei consumatori di tutto il mondo. Tra i dati che emergono dall’Osservatorio sulla competitività delle Regioni del Vino, realizzato da Nomisma Wine Monitor in collaborazione con UniCredit sulle esportazioni, si registra un aumento significativo per i vini bianchi Dop siciliani, segnalando un’ulteriore crescita nel prestigio e nell’apprezzamento per la qualità e la varietà dei vini isolani.

Vini bianchi Dop siciliani: export più 7%

La Sicilia, celebre per la sua ricca storia vinicola e il suo terroir unico, ha registrato l’aumento più rilevante +7% nelle esportazioni dei suoi vini bianchi Dop. Questo dato evidenzia non solo la rinascita della produzione vinicola siciliana, ma anche il crescente interesse internazionale verso le sue varietà autoctone. Ovvero vini, caratterizzati da profondità di sapore, freschezza e complessità, che si sono affermati come scelta preferita sia per il consumo quotidiano che per l’abbinamento con piatti della cucina locale e internazionale.

Il successo dei vini bianchi siciliani può essere attribuito a diversi fattori, tra cui investimenti in tecnologie innovative nelle cantine, un impegno costante nella valorizzazione del territorio e delle tradizioni vitivinicole, nonché strategie di marketing mirate che hanno contribuito a promuovere il marchio Sicilia nel panorama internazionale del vino.

Un anno complesso per il vino italiano

Il 2023 si è rivelato un “anno complesso” per il vino, a causa di ragioni sia di carattere congiunturale (approvvigionamenti, overstock, potere d’acquisto, consumi) sia per effetto di cambiamenti strutturali che da tempo affliggono i consumi di vino. Tra questi, la riduzione degli acquisti di vino rosso, la minor propensione al consumo da parte delle giovani generazioni, la maggiore attenzione al contenuto di alcol e l’orientamento delle preferenze verso vini più leggeri e a minor gradazione alcolica.

Rispetto alla variazione registrata dal vino italiano nel suo complesso (-0,8% a valori), le prime 3 regioni per valore delle esportazioni si confermano Veneto, Piemonte e Toscana, che congiuntamente pesano per oltre i due terzi sull’export nazionale nonostante un dato inferiore all’anno precedente. Restando nel quadro delle top 10, sono andate in controtendenza con importanti crescite Friuli Venezia Giulia (+8,4%), Abruzzo, Puglia, Lombardia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige.

I vini Dop

Scendendo nel dettaglio delle tipologie di vini Dop, le crescite nell’export a valori hanno principalmente riguardato spumanti e vini bianchi, mentre i rossi fermi hanno subito riduzioni, in alcuni casi anche pesanti. Tra i vini bianchi Dop, l’aumento più rilevante ha riguardato quelli siciliani (+7%), tra gli spumanti il Prosecco (+5%), mentre tra i rossi hanno limitato le perdite quelli piemontesi (-1%). Male invece i rossi Dop del Veneto: -12%.

Vendite a volume

Quasi tutte le top 10 Regioni vinicole più presenti a scaffale con i propri vini fermi e frizzanti Dop hanno registrato diminuzioni nelle vendite a volume. Si sono “salvati” solamente i vini Dop della Sardegna (+13%) e dell’Abruzzo (+3%) mentre i vini Dop della Sicilia e del Trentino Alto Adige hanno sostanzialmente mantenuto gli stessi volumi di vendita del 2022, registrando una variazione positiva compresa tra +0,1% e +0,3%.

Secondo Denis Pantini, responsabile Agrifood & Wine Monitor di Nomisma, “la fotografia che esce da questa disamina sui vini a denominazione rappresenta un’importante piattaforma di partenza per supportare gli stakeholders delle filiere vitivinicole regionali (imprese, istituzioni e soprattutto Consorzi di Tutela) nei percorsi di valorizzazione dei propri vini, soprattutto in merito alle attività di promozione e marketing”. Insomma, monostante le sfide, l’industria vinicola italiana rimane resiliente e pronta a sfruttare le opportunità di crescita che si presenteranno nel futuro.

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