
Dalla fattoria al polo turistico: 40 milioni per innovare le imprese agricole. Come aderire al bando
Le aziende agricole siciliane hanno davanti a sé un’opportunità per innovare e ampliare le proprie attività. Quaranta milioni di euro stanziati dalla Regione attraverso il bando Srd03 del Psp 2023/27 aprono la strada alla trasformazione delle fattorie tradizionali in imprese multifunzionali, capaci di integrare produzione, ospitalità turistica, didattica e attività culturali. Dal 5 novembre 2025 al 5 febbraio 2026, gli imprenditori agricoli potranno presentare domanda per accedere a contributi che arrivano fino al 60% degli investimenti, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento rurale e rilanciare economicamente le zone interne dell’isola.
Il provvedimento, pubblicato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura guidato da Luca Sammartino, rappresenta una svolta strategica per il settore primario siciliano. Non più soltanto produzione agricola, ma un sistema integrato di servizi che valorizza il territorio e crea nuove fonti di reddito. “Il governo Schifani è al fianco degli imprenditori. Un aiuto concreto per incentivare la diversificazione aziendale e favorire la creazione di agriturismi e attività sociali e didattiche nelle zone rurali”, ha dichiarato l’assessore, sottolineando la portata strategica dell’intervento.
I numeri del bando sono chiari: contributi al 60% per le piccole imprese, al 50% per le medie e al 40% per le grandi aziende. Possono beneficiarne imprenditori agricoli singoli o associati, con l’esclusione di chi opera esclusivamente in selvicoltura e acquacoltura. Le domande dovranno essere inviate esclusivamente attraverso il portale Sian, garantendo trasparenza e tracciabilità delle procedure.
Gli investimenti finanziabili coprono un ventaglio ampio di interventi: dalla creazione di nuove strutture agrituristiche all’ampliamento e diversificazione di quelle esistenti. Ma è sul recupero del patrimonio edilizio rurale che il bando punta con maggiore decisione. Gli edifici aziendali esistenti possono essere ristrutturati, adeguati o restaurati per trasformarsi in spazi ricettivi, didattici o destinati ad altre attività complementari. Consolidamento strutturale, ripristino delle parti deteriorate, rispetto della tradizione architettonica locale: ogni intervento deve coniugare funzionalità moderna e identità territoriale.
Dall’ospitalità rurale alla formazione ambientale
La trasformazione delle fattorie in strutture ricettive passa attraverso l’allestimento di camere e appartamenti arredati secondo lo stile rurale tradizionale. Un’ospitalità autentica che punta sulla qualità e sull’identità locale, offrendo ai turisti un’esperienza diversa dai circuiti standardizzati. Il bando finanzia anche spazi per la somministrazione di alimenti, attrezzati secondo rigorosi standard igienico-sanitari, permettendo alle aziende di completare l’offerta con una ristorazione basata sui prodotti del territorio.
L’aspetto didattico rappresenta una delle novità più interessanti. Le aziende agricole possono trasformarsi in centri di educazione ambientale e agricola, allestendo laboratori, esposizioni e aree dedicate alla formazione. Un’opportunità per intercettare il crescente interesse delle scuole e dei gruppi organizzati verso esperienze dirette nel mondo rurale. Questi spazi diventano strumenti di divulgazione culturale e sensibilizzazione delle nuove generazioni ai temi della sostenibilità e della sicurezza alimentare.
La digitalizzazione non è un optional. Il bando sostiene l’installazione di infrastrutture tecnologiche indispensabili per gestire prenotazioni online, comunicazione digitale e promozione attraverso i social network e le piattaforme web. Senza questi strumenti, oggi, nessuna struttura ricettiva può competere efficacemente sul mercato turistico.
Sostenibilità come leva competitiva
L’ambiente è al centro della strategia di sviluppo. Il bando finanzia interventi per il risparmio idrico attraverso sistemi di irrigazione a goccia, recupero delle acque piovane e impianti di riciclo. Sul versante energetico, vengono incentivati pannelli fotovoltaici, solare termico e interventi di efficientamento come l’isolamento termico degli edifici. Investimenti che riducono i costi di gestione e migliorano la sostenibilità complessiva delle attività.
Anche la gestione dei rifiuti entra nel quadro degli interventi ammissibili. Sistemi di raccolta differenziata, compostaggio dei residui organici e trattamento dei rifiuti speciali contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale delle aziende agricole e agrituristiche, allineandole alle normative europee sull’economia circolare.
Le infrastrutture esterne ampliano ulteriormente le possibilità. Il bando prevede la realizzazione di agri-campeggi con piazzole attrezzate e servizi igienici conformi agli standard, bungalow prefabbricati in legno o materiali ecocompatibili, aree per attività sportive e ricreative. Un’offerta turistica diversificata che risponde alle esigenze di un pubblico sempre più attento alla sostenibilità e alla qualità dell’esperienza.
Turismo esperienziale e identità territoriale
Le attività culturali e ricreative completano il quadro. Percorsi tematici, giardini botanici, minizoo con razze autoctone, spazi per la conservazione e divulgazione delle tradizioni rurali: iniziative che rafforzano il legame tra azienda e territorio, trasformando le fattorie in presidi culturali oltre che economici.
Questo approccio intercetta una tendenza di mercato in forte crescita: il turismo esperienziale. Sempre più viaggiatori cercano esperienze autentiche, legate ai luoghi e alle comunità, lontane dai circuiti di massa. Le aziende agricole siciliane, con il loro patrimonio di saperi, paesaggi e prodotti tipici, hanno tutte le carte in regola per diventare protagoniste di questo segmento.
Una sfida per il futuro delle campagne
I quaranta milioni del bando Srd03 non sono semplici contributi a fondo perduto. Rappresentano un investimento sul futuro delle zone rurali siciliane, un tentativo di invertire la rotta dello spopolamento offrendo agli imprenditori agricoli strumenti concreti per diversificare e innovare. La multifunzionalità delle aziende agricole non è più un’opzione, ma una necessità per restare competitivi in un mercato che premia chi sa offrire qualità, autenticità e sostenibilità.
La finestra temporale è breve: dal 5 novembre 2025 al 5 febbraio 2026 le domande potranno essere presentate attraverso il portale Sian. Tre mesi che potrebbero segnare una svolta per centinaia di aziende agricole siciliane, pronte a trasformarsi da semplici produttori in centri di attrazione turistica, culturale ed educativa. L’opportunità c’è, concreta e finanziata. Ora tocca agli imprenditori coglierla, progettando investimenti che guardano al domani senza dimenticare le radici.
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